Contributo allo studio della figura della condanna generica, di cui all'art. 278 c.p.c., con riguardo, in particolare ai due seguenti profili: a) se il giudice, a fronte di una domanda risarcitoria, possa d'ufficio pronunciare una sentenza di condanna generica, con riserva di liquidazione in una fase successiva del medesimo giudizio o in separata sede; b) se l'azione, successiva alla pronuncia non definitiva in punto di "an debeatur" e diretta alla liquidazione del danno, sia soggetta o meno al termine decennale di cui all'art. 2953 c.c.
Osservazioni in tema di condanna generica e poteri del giudice
L. PRENDINI
2000
Abstract
Contributo allo studio della figura della condanna generica, di cui all'art. 278 c.p.c., con riguardo, in particolare ai due seguenti profili: a) se il giudice, a fronte di una domanda risarcitoria, possa d'ufficio pronunciare una sentenza di condanna generica, con riserva di liquidazione in una fase successiva del medesimo giudizio o in separata sede; b) se l'azione, successiva alla pronuncia non definitiva in punto di "an debeatur" e diretta alla liquidazione del danno, sia soggetta o meno al termine decennale di cui all'art. 2953 c.c.File in questo prodotto:
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