Il rapporto fra il codice e legislazione complementare costituisce da tempo un tema fondamentale per la riforma del sistema penale. La necessità di un riordino di una normativa speciale cresciuta in modo eccessivo e allo stesso tempo disordinato è comunemente indicata come una priorità per il legislatore. Vi sono, peraltro, due diversi approcci al problema: il primo teso a riportare la centralità del codice, il secondo volto a proporre un ordinamento a sottosistemi, nel quale al codice si affiancano leggi organiche settoriali. Oggi la riserva di codice, introdotta all'art.3-bis c.p., dalla riforma Orlando, può rappresentare una svolta se intesa non meramente come criterio topografico ma come fattore vincolante il legislatore a rispettare i principi di sussidiarietà ed extrema ratio. In quest'ottica si rende necessaria anche una profonda rivisitazione delle leggi complementari penali non solamente finalizzata ad una riduzione delle disposizioni ed alla eliminazione degli illeciti di scarso valore offensivo, ma anche a risolvere il nuovo problema della duplicazione del trattamento sanzionatorio da parte di fattispecie penali in senso stretto ed illeciti amministrativi.

Codice e leggi speciali. Progettare una riforma dopo la riserva di codice

ambrosetti
2019

Abstract

Il rapporto fra il codice e legislazione complementare costituisce da tempo un tema fondamentale per la riforma del sistema penale. La necessità di un riordino di una normativa speciale cresciuta in modo eccessivo e allo stesso tempo disordinato è comunemente indicata come una priorità per il legislatore. Vi sono, peraltro, due diversi approcci al problema: il primo teso a riportare la centralità del codice, il secondo volto a proporre un ordinamento a sottosistemi, nel quale al codice si affiancano leggi organiche settoriali. Oggi la riserva di codice, introdotta all'art.3-bis c.p., dalla riforma Orlando, può rappresentare una svolta se intesa non meramente come criterio topografico ma come fattore vincolante il legislatore a rispettare i principi di sussidiarietà ed extrema ratio. In quest'ottica si rende necessaria anche una profonda rivisitazione delle leggi complementari penali non solamente finalizzata ad una riduzione delle disposizioni ed alla eliminazione degli illeciti di scarso valore offensivo, ma anche a risolvere il nuovo problema della duplicazione del trattamento sanzionatorio da parte di fattispecie penali in senso stretto ed illeciti amministrativi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3306656
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