All’interno del volume della rivista Fata Morgana dedicato al tema del fantasma, il presente saggio ripercorre il tema del fantasma masochistico nei film di Rainer W. Fassbinder Martha, Effi Briest, Le lacrime amare di Petra von Kant, Un anno con 13 lune, adottando una prospettiva di analisi inquadrabile nell’ambito dei Film Studies, arricchita da porzioni del pensiero psicoanalitico in relazione al tema affrontato. Nella prospettiva lacaniana il fantasma è finestra-inquadratura, ovvero la scena nella quale per il soggetto prende corpo e significato, si costruisce il campo della realtà. Esso assume altresì la forma di schermo, ovvero una costruzione psichica volta a schermare, a fornire una cornice, a delimitare l’angoscia determinata dall’incontro con un reale non assimilabile. Il cinema del regista tedesco è pervaso dal fantasma masochistico che modula comportamenti e scelte dei singoli personaggi. In particolare nei rapporti di coppia o nelle amicizie erotiche assistiamo alla battaglia crudele che alimenta una lotta di potere al cui interno i protagonisti vacillano tra sottomissione e obbedienza e inconsapevole dominio sull’altro. Asserviti alla tirannia della pulsione sono spinti a farsi oggetto del godimento dell’Altro. I film scelti tracciano le coordinate della presenza del fantasma masochistico delineandone la modulazione in forme differenti: in alcuni casi sotterranea nelle relazioni tra i protagonisti ma non per questo meno pervasiva (si pensi a Effi Briest e Le lacrime amare di Petra von Kant), in altri, come Martha e Un anno con 13 lune, maggiormente esplicita.

Fantasmi del desiderio. L'istanza masochistica in Fassbinder

Salvatore R.
2019

Abstract

All’interno del volume della rivista Fata Morgana dedicato al tema del fantasma, il presente saggio ripercorre il tema del fantasma masochistico nei film di Rainer W. Fassbinder Martha, Effi Briest, Le lacrime amare di Petra von Kant, Un anno con 13 lune, adottando una prospettiva di analisi inquadrabile nell’ambito dei Film Studies, arricchita da porzioni del pensiero psicoanalitico in relazione al tema affrontato. Nella prospettiva lacaniana il fantasma è finestra-inquadratura, ovvero la scena nella quale per il soggetto prende corpo e significato, si costruisce il campo della realtà. Esso assume altresì la forma di schermo, ovvero una costruzione psichica volta a schermare, a fornire una cornice, a delimitare l’angoscia determinata dall’incontro con un reale non assimilabile. Il cinema del regista tedesco è pervaso dal fantasma masochistico che modula comportamenti e scelte dei singoli personaggi. In particolare nei rapporti di coppia o nelle amicizie erotiche assistiamo alla battaglia crudele che alimenta una lotta di potere al cui interno i protagonisti vacillano tra sottomissione e obbedienza e inconsapevole dominio sull’altro. Asserviti alla tirannia della pulsione sono spinti a farsi oggetto del godimento dell’Altro. I film scelti tracciano le coordinate della presenza del fantasma masochistico delineandone la modulazione in forme differenti: in alcuni casi sotterranea nelle relazioni tra i protagonisti ma non per questo meno pervasiva (si pensi a Effi Briest e Le lacrime amare di Petra von Kant), in altri, come Martha e Un anno con 13 lune, maggiormente esplicita.
2019
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