Nel saggio viene analizzato il ruolo delle figure infantili in The Square di Ruben Östlund (2017), proponendo una lettura tesa a evidenziare l’ambivalenza nei confronti del mito dell’innocenza infantile, come definito fra altri da Henry Jenkins in The Children's Culture Reader (1998). Tale ambivalenza, rintracciata nell’intero corpus di opere dello sceneggiatore e regista Östlund, viene messa in relazione con le declinazioni assunte nella contemporaneità dallo stereotipo del «bambino autonomo» (Amanda Doxtater), caratterizzante la cultura svedese e incarnato da Pippi Calzelunghe.

Lo spazio dei bambini: "The Square" di Ruben Ostlund

Giulia Lavarone
2018

Abstract

Nel saggio viene analizzato il ruolo delle figure infantili in The Square di Ruben Östlund (2017), proponendo una lettura tesa a evidenziare l’ambivalenza nei confronti del mito dell’innocenza infantile, come definito fra altri da Henry Jenkins in The Children's Culture Reader (1998). Tale ambivalenza, rintracciata nell’intero corpus di opere dello sceneggiatore e regista Östlund, viene messa in relazione con le declinazioni assunte nella contemporaneità dallo stereotipo del «bambino autonomo» (Amanda Doxtater), caratterizzante la cultura svedese e incarnato da Pippi Calzelunghe.
2018
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