Obiettivo del presente articolo è verificare come il ricorso all’azzurro e più in generale al lessico cromatico possa essere un buon indizio per collocare i collaboratori di Orpheu in quella sorta di “scala simbolista” in cui se è vero che tutti occupano una posizione, vero è anche che ognuno ne occupa una diversa: da Mário de Sá-Carneiro, a cui spetta il gradino più alto, a Fernando Pessoa, cui spetta, al contrario quello più in basso, non essendo, di fatto e quasi in niente, un poeta simbolista. Più in generale, lo studio della presenza dei colori nei versi dei due numeri della rivista Orpheu, effettuato prima attraverso il dato numerico delle diverse occorrenze e poi attraverso l’analisi dei sintagmi creati dalle differenti combinazioni, ci aiuta a indagare in modo approfondito le intenzioni poetico-letterarie degli intellettuali del gruppo e, al contempo, a valutare sia la portata della loro ricerca poetico-linguistica di un lessico evocativo, originatore di costrutti immaginativi inusitati e astratti, sia l’apertura verso un lessico moderno, espressivo, di cui la letteratura successiva sarà fortemente debitrice. Le opere in poesia dei due numeri della rivista possono essere infatti interpretate, senza retorica, come palestra di elaborazione di un lessico alla continua ricerca della massima evocazione, senza che ciò, tuttavia, svilisca l’aspetto formale del linguaggio che si mantiene infatti sempre colto e ricercato.
Definir figurações indefiníveis: o simbolismo do azul e do léxico cromático nas obras poéticas de Orpheu
B. Gori
2020
Abstract
Obiettivo del presente articolo è verificare come il ricorso all’azzurro e più in generale al lessico cromatico possa essere un buon indizio per collocare i collaboratori di Orpheu in quella sorta di “scala simbolista” in cui se è vero che tutti occupano una posizione, vero è anche che ognuno ne occupa una diversa: da Mário de Sá-Carneiro, a cui spetta il gradino più alto, a Fernando Pessoa, cui spetta, al contrario quello più in basso, non essendo, di fatto e quasi in niente, un poeta simbolista. Più in generale, lo studio della presenza dei colori nei versi dei due numeri della rivista Orpheu, effettuato prima attraverso il dato numerico delle diverse occorrenze e poi attraverso l’analisi dei sintagmi creati dalle differenti combinazioni, ci aiuta a indagare in modo approfondito le intenzioni poetico-letterarie degli intellettuali del gruppo e, al contempo, a valutare sia la portata della loro ricerca poetico-linguistica di un lessico evocativo, originatore di costrutti immaginativi inusitati e astratti, sia l’apertura verso un lessico moderno, espressivo, di cui la letteratura successiva sarà fortemente debitrice. Le opere in poesia dei due numeri della rivista possono essere infatti interpretate, senza retorica, come palestra di elaborazione di un lessico alla continua ricerca della massima evocazione, senza che ciò, tuttavia, svilisca l’aspetto formale del linguaggio che si mantiene infatti sempre colto e ricercato.File | Dimensione | Formato | |
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