Seguendo le indicazioni del "Group of States against corruption" del Consiglio d'Europa, e al fine di adempiere agli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione penale sulla corruzione del 1999, ratificata dall'Italia nel 2013, il legislatore italiano ha recentemente emendato il Codice penale, introducendo nuove disposizioni miranti a perseguire i giudici internazionali corrotti. Tali modifiche normative sollevano numerose questioni, analizzate nel contributo, le quali possono essere chiarite solamente ricorrendo al diritto internazionale. In primo luogo, è necessario identificare chi possa essere considerato come "giudice internazionale". In secondo luogo, deve essere determinato l'ambito della giurisdizione penale italiana, e ciò al fine di verificare se esso sia conforme alla anzidetta Convenzione penale. In terzo luogo, è d'uopo accertare se i giudici internazionali godano di privilegi e immunità tali da impedire l'esercizio della giurisdizione penale italiana. Da ultimo, il contributo affronta la questione della compatibilità delle disposizioni recentemente introdotte nel Codice penale con la Costituzione e con il diritto internazionale.
La punibilità dei giudici internazionali corrotti secondo l'ordinamento italiano
Marco Dimetto
2020
Abstract
Seguendo le indicazioni del "Group of States against corruption" del Consiglio d'Europa, e al fine di adempiere agli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione penale sulla corruzione del 1999, ratificata dall'Italia nel 2013, il legislatore italiano ha recentemente emendato il Codice penale, introducendo nuove disposizioni miranti a perseguire i giudici internazionali corrotti. Tali modifiche normative sollevano numerose questioni, analizzate nel contributo, le quali possono essere chiarite solamente ricorrendo al diritto internazionale. In primo luogo, è necessario identificare chi possa essere considerato come "giudice internazionale". In secondo luogo, deve essere determinato l'ambito della giurisdizione penale italiana, e ciò al fine di verificare se esso sia conforme alla anzidetta Convenzione penale. In terzo luogo, è d'uopo accertare se i giudici internazionali godano di privilegi e immunità tali da impedire l'esercizio della giurisdizione penale italiana. Da ultimo, il contributo affronta la questione della compatibilità delle disposizioni recentemente introdotte nel Codice penale con la Costituzione e con il diritto internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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