L'ordinanza in commento ha ad oggetto una questione giuridica di rado affrontata dalla giurisprudenza del lavoro, quella relativa al criterio di calcolo da seguire per la corretta determinazione della percentuale di manodopera femminile che la parte datoriale deve preservare in caso di licenziamenti collettivi. L'analisi della pronuncia si concentrerà, dapprima, sugli aspetti strettamente tecnici ed interpretativi della disposizione di cui all'art. 5, comma 2, legge n. 223 del 1991; successivamente, si cercherà di collocare la norma nell'ambito del dibattito relativo alla legittimità delle azioni positive basate sulle quote di genere, prendendo spunto dalla giurisprudenza costituzionale in materia elettorale e dalle pronunce della Corte di Giustizia dell'Unione europea.
I dubbi interpretativi sull'art. 5, comma 2, legge n. 223/1991 e la controversa legittimità delle quote di genere
Elisabetta Sartor
2019
Abstract
L'ordinanza in commento ha ad oggetto una questione giuridica di rado affrontata dalla giurisprudenza del lavoro, quella relativa al criterio di calcolo da seguire per la corretta determinazione della percentuale di manodopera femminile che la parte datoriale deve preservare in caso di licenziamenti collettivi. L'analisi della pronuncia si concentrerà, dapprima, sugli aspetti strettamente tecnici ed interpretativi della disposizione di cui all'art. 5, comma 2, legge n. 223 del 1991; successivamente, si cercherà di collocare la norma nell'ambito del dibattito relativo alla legittimità delle azioni positive basate sulle quote di genere, prendendo spunto dalla giurisprudenza costituzionale in materia elettorale e dalle pronunce della Corte di Giustizia dell'Unione europea.Pubblicazioni consigliate
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