Per una rilettura di alcuni aspetti teoretici dell'umanesimo filosofico di Giovanni Pico della Mirandola

Il presente lavoro risponde alla precisa esigenza di provare a porre il contributo teoretico di Giovanni Pico della Mirandola in relazione alle esigenze attuali del dibattito filosofico. Senza la pretesa di voler correggere o formalizzare la scrittura metaforica dell’autore, che sta alla tradizione di pensiero che qui ci interessa come il corpo sta all’anima, si è cercato di esplicitarne il senso e le aporie interne spingendole fino in fondo, misurando così anche le possibilità di quel linguaggio rispetto ad altri. Se la nostra lettura si rivelasse corretta, si scoprirà nel conte filosofo una consapevolezza dei problemi speculativi propri della filosofia occidentale da cinquecento anni ad oggi assai maggiore di quanto non si sia fatto sinora, senza peraltro ridurne il valore a quello di un mero antesignano (come pure si è fatto), ma riconoscendogli piena cittadinanza e una fisionomia autonoma all’interno del dibattito contemporaneo. The aim of this essay is to bring out the theoretical philosophy of Giovanni Pico della Mirandola and its link with the current debate. Without making a translation of his metaphoric language, which is an essential feature of his tradition, into a formal or more prosaic language, we tried to point the aporetic side of his thought out, in order to see how deep it goes. If we are not wrong, it will be clear that we must attribute to him a wider consciousness of the speculative problems of the last five centuries’ philosophy, not simply by regarding him as a forerunner of some other philosopher, but a specific and still valid position to deal with.