L’affastellarsi di ricordi autobiografici puntella romanzi, testi drammaturgici, sceneggiature, autobiografie costruite da Ingmar Bergman. La presenza di ritratti fotografici partecipa in alcuni suoi film a tale riconfigurazione di ricordi. In molti casi la messa in scena delle fotografie è contaminata da costruzioni fantasmatiche che, a loro volta, modellano la scrittura di autobiografie e romanzi. Il saggio si concentra sull’analisi del prezioso film Karin Ansikte (Il volto di Karin, 1984) proponendo accostamenti tra le fotografie che ripercorrono l’esistenza della madre di Bergman e riflessioni autobiografiche proposte dal cineasta in Lanterna magica. Viene inoltre messo in luce una sorta di scheletro figurativo sotterraneo al film in cui si possono rintracciare immagini di altre opere di Bergman e sue riflessioni personali in merito. Un’ultima sezione è dedicata al film Trolösa (L’infedele, 2000), quest’ultimo scritto da Bergman e realizzato da Liv Ullmann e alla funzione generativa di un ritratto fotografico dell’attrice Lena Endre, interprete principale del film.

Il volto di Karin, impercettibili rifrazioni fantasmatiche

Salvatore R.
2020

Abstract

L’affastellarsi di ricordi autobiografici puntella romanzi, testi drammaturgici, sceneggiature, autobiografie costruite da Ingmar Bergman. La presenza di ritratti fotografici partecipa in alcuni suoi film a tale riconfigurazione di ricordi. In molti casi la messa in scena delle fotografie è contaminata da costruzioni fantasmatiche che, a loro volta, modellano la scrittura di autobiografie e romanzi. Il saggio si concentra sull’analisi del prezioso film Karin Ansikte (Il volto di Karin, 1984) proponendo accostamenti tra le fotografie che ripercorrono l’esistenza della madre di Bergman e riflessioni autobiografiche proposte dal cineasta in Lanterna magica. Viene inoltre messo in luce una sorta di scheletro figurativo sotterraneo al film in cui si possono rintracciare immagini di altre opere di Bergman e sue riflessioni personali in merito. Un’ultima sezione è dedicata al film Trolösa (L’infedele, 2000), quest’ultimo scritto da Bergman e realizzato da Liv Ullmann e alla funzione generativa di un ritratto fotografico dell’attrice Lena Endre, interprete principale del film.
2020
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