Tra le molte condizioni anziane coesistenti nella nostra società, quella di chi si ritrova a vivere in una struttura residenziale è tra le più fortemente a rischio di emarginazione e di spersonalizzazione. Nella congiuntura attuale, infatti, anche nelle case di riposo tende a consolidarsi un’organizzazione manageriale del lavoro di cura, che esaspera l’elemento economico e spinge i professionisti che vi operano ad appiattirsi sull’applicazione di rigidi protocolli, perdendo di vista la persona e il suo vissuto. Nel saggio, intrecciando gli sguardi della pedagogia sociale e della pedagogia speciale, si propongono delle considerazioni intorno al ruolo che in tali realtà può essere svolto dall’educatore nell’aprire degli spazi di umanizzazione che consentano agli anziani di vivere da protagonisti la propria storia. / Among the many possible conditions for elderly people in our society, being in a residential care home carries one of the highest risks of marginalization and depersonalization. In fact, at the present time, a managerial organization of care work tends to have a negative impact in retirement homes, by emphasizing the economic aspect and pushing operators towards the simple application of strict protocols, losing the overall vision of the individual with his/her experience. By connecting the perspectives of social education and special education, this essay suggests an in-depth study of the role that the educator can play in these contexts, developing opportunities for humanization that allow elderly people to live their own story as protagonists
Il lavoro dell’educatore nelle strutture residenziali per anziani / The work of educators in retirement homes
Gasperi, Emma
;Cesaro, Alessandra
2020
Abstract
Tra le molte condizioni anziane coesistenti nella nostra società, quella di chi si ritrova a vivere in una struttura residenziale è tra le più fortemente a rischio di emarginazione e di spersonalizzazione. Nella congiuntura attuale, infatti, anche nelle case di riposo tende a consolidarsi un’organizzazione manageriale del lavoro di cura, che esaspera l’elemento economico e spinge i professionisti che vi operano ad appiattirsi sull’applicazione di rigidi protocolli, perdendo di vista la persona e il suo vissuto. Nel saggio, intrecciando gli sguardi della pedagogia sociale e della pedagogia speciale, si propongono delle considerazioni intorno al ruolo che in tali realtà può essere svolto dall’educatore nell’aprire degli spazi di umanizzazione che consentano agli anziani di vivere da protagonisti la propria storia. / Among the many possible conditions for elderly people in our society, being in a residential care home carries one of the highest risks of marginalization and depersonalization. In fact, at the present time, a managerial organization of care work tends to have a negative impact in retirement homes, by emphasizing the economic aspect and pushing operators towards the simple application of strict protocols, losing the overall vision of the individual with his/her experience. By connecting the perspectives of social education and special education, this essay suggests an in-depth study of the role that the educator can play in these contexts, developing opportunities for humanization that allow elderly people to live their own story as protagonistsFile | Dimensione | Formato | |
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