Cos’è una spiegazione teleologica? Lo scopo di questo lavoro non è quello di trovare una definizione, ma una sistematizzazione degli elementi fondamentali che costruiscono questa nozione. In prima approssimazione possiamo adottare un approccio strutturale, sostenendo che la spiegazione teleologica è una spiegazione in cui vengono menzionati il fine, la funzione o lo scopo di qualcosa per spiegarne l’esistenza e/o la sua collocazione in un certo contesto sistemico. Secondo una certa tradizione, sarebbero spiegazioni teleologiche solo quelle che utilizzano scopi o fini come elementi esplicativi, mentre l’utilizzo delle funzioni al posto dei fini corrisponderebbe ad un abbandono della forma teleologica. Metodologicamente mi manterrò per ora neutrale su questo punto, seguendo piuttosto di capitolo in capitolo le indicazioni degli autori di riferimento. Considero analiticamente quattro proposte teoriche come proposte archetipe rispetto alle quali ogni tesi successiva nel dibattito sulle spiegazioni teleologiche (oltre a quello sulle funzioni) non è che una variante. Si tratta della proposta di K.G.Hempel, E.Nagel, L.Wright e R.Cummins. Sono proposte a prima vista estremamente eterogenee tra loro, ma oltre le differenze strutturali che le distinguono esse hanno una matrice esplicativa comune, che per alcune è più evidente per altre meno: l’analisi funzionale. Estrapolando dalla proposta di Cummins una nozione di analisi funzionale schematica possiamo ricostruire ogni tipologia di spiegazione teleologica come la risultante della declinazione di una serie di condizioni interne allo schema generale dell’analisi funzionale. Lo scopo di presentare le spiegazioni teleologiche in questo modo è quello di individuare quale sia il contenuto informativo che accumuna i diversi tipi di spiegazione teleologica e funzionale, in che senso e in virtù di cosa esse spieghino. Sia le spiegazioni teleologiche che le spiegazioni funzionali partono da un’analisi funzionale e la piegano a differenti utilizzi o per rintracciare le cause storiche o per rintracciare le cause sistemiche e questo sia per spiegare la presenza di un dispositivo all’interno di un contesto sistemico sia per spiegare il funzionamento del sistema stesso.

La famiglia delle spiegazioni teleologiche

Marzia Soavi
In corso di stampa

Abstract

Cos’è una spiegazione teleologica? Lo scopo di questo lavoro non è quello di trovare una definizione, ma una sistematizzazione degli elementi fondamentali che costruiscono questa nozione. In prima approssimazione possiamo adottare un approccio strutturale, sostenendo che la spiegazione teleologica è una spiegazione in cui vengono menzionati il fine, la funzione o lo scopo di qualcosa per spiegarne l’esistenza e/o la sua collocazione in un certo contesto sistemico. Secondo una certa tradizione, sarebbero spiegazioni teleologiche solo quelle che utilizzano scopi o fini come elementi esplicativi, mentre l’utilizzo delle funzioni al posto dei fini corrisponderebbe ad un abbandono della forma teleologica. Metodologicamente mi manterrò per ora neutrale su questo punto, seguendo piuttosto di capitolo in capitolo le indicazioni degli autori di riferimento. Considero analiticamente quattro proposte teoriche come proposte archetipe rispetto alle quali ogni tesi successiva nel dibattito sulle spiegazioni teleologiche (oltre a quello sulle funzioni) non è che una variante. Si tratta della proposta di K.G.Hempel, E.Nagel, L.Wright e R.Cummins. Sono proposte a prima vista estremamente eterogenee tra loro, ma oltre le differenze strutturali che le distinguono esse hanno una matrice esplicativa comune, che per alcune è più evidente per altre meno: l’analisi funzionale. Estrapolando dalla proposta di Cummins una nozione di analisi funzionale schematica possiamo ricostruire ogni tipologia di spiegazione teleologica come la risultante della declinazione di una serie di condizioni interne allo schema generale dell’analisi funzionale. Lo scopo di presentare le spiegazioni teleologiche in questo modo è quello di individuare quale sia il contenuto informativo che accumuna i diversi tipi di spiegazione teleologica e funzionale, in che senso e in virtù di cosa esse spieghino. Sia le spiegazioni teleologiche che le spiegazioni funzionali partono da un’analisi funzionale e la piegano a differenti utilizzi o per rintracciare le cause storiche o per rintracciare le cause sistemiche e questo sia per spiegare la presenza di un dispositivo all’interno di un contesto sistemico sia per spiegare il funzionamento del sistema stesso.
In corso di stampa
9788857552000
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3390336
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