Il saggio affronta la questione della legittimazione ad agire per l’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità da parte dell’autore del riconoscimento scientemente non veritiero alla luce della pronuncia d’infondatezza di Corte cost. n. 127/2020. L’autore, ripercorrendo le argomentazioni della Corte, propone una riflessione da un lato, sulla centralità dello status filiationis così come risulta acquisito nell’atto di nascita, e ciò ancor più in ragione della Riforma 2012/2013 e, dall’altro, sulla rilevanza della valutazione del concreto interesse del minore, divenuto oggi quest’ultimo, presupposto condizionante l’accoglimento o il rigetto delle azioni di stato, a prescindere o nonostante la veridicità del legame biologico.
L'interesse del minore nell'impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità
checchini bianca
2021
Abstract
Il saggio affronta la questione della legittimazione ad agire per l’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità da parte dell’autore del riconoscimento scientemente non veritiero alla luce della pronuncia d’infondatezza di Corte cost. n. 127/2020. L’autore, ripercorrendo le argomentazioni della Corte, propone una riflessione da un lato, sulla centralità dello status filiationis così come risulta acquisito nell’atto di nascita, e ciò ancor più in ragione della Riforma 2012/2013 e, dall’altro, sulla rilevanza della valutazione del concreto interesse del minore, divenuto oggi quest’ultimo, presupposto condizionante l’accoglimento o il rigetto delle azioni di stato, a prescindere o nonostante la veridicità del legame biologico.File | Dimensione | Formato | |
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