Attraverso l’esame di alcuni fonti significative databili al periodo che va dal II/VIII al VI/XII secolo, viene proposta una panoramica della ricezione araba dell’auto- rità di Omero, che segue una direttrice parallela e talvolta scissa dalla ricezione dei suoi poemi. In particolare, vengono messe in evidenza due tendenze distinte, per la cui definizione sono state assunte due categorie della teoria della tradu- zione introdotte negli anni ’50. Da un lato, con il termine “prestito” si indica, nel contesto della nostra analisi, la tendenza ad accettare l’autorità omerica, parti- colarmente visibile nelle versioni greco-(siriaco)-arabe delle opere aristoteliche, dove i riferimenti a Omero vengono conservati. Dall’altro, “adattamento” indica una graduale tendenza ad assimilare Omero a equivalenti autorità arabe, in pri- mis Imruʾ al-Qays, oppure a sostituirlo con esse. Questo processo si riscontra, ad esempio, in alcuni commenti arabi alle opere di Aristotele, in cui vengono introdotte citazioni tratte dalla poesia araba al posto dei riferimenti a Omero contenuti negli originali greci e nelle relative versioni arabe.

From Loan to Adaptation. Some Remarks on the Reception of Homer’s Authority in the Falsafa Tradition

Marianna Zarantonello
2020

Abstract

Attraverso l’esame di alcuni fonti significative databili al periodo che va dal II/VIII al VI/XII secolo, viene proposta una panoramica della ricezione araba dell’auto- rità di Omero, che segue una direttrice parallela e talvolta scissa dalla ricezione dei suoi poemi. In particolare, vengono messe in evidenza due tendenze distinte, per la cui definizione sono state assunte due categorie della teoria della tradu- zione introdotte negli anni ’50. Da un lato, con il termine “prestito” si indica, nel contesto della nostra analisi, la tendenza ad accettare l’autorità omerica, parti- colarmente visibile nelle versioni greco-(siriaco)-arabe delle opere aristoteliche, dove i riferimenti a Omero vengono conservati. Dall’altro, “adattamento” indica una graduale tendenza ad assimilare Omero a equivalenti autorità arabe, in pri- mis Imruʾ al-Qays, oppure a sostituirlo con esse. Questo processo si riscontra, ad esempio, in alcuni commenti arabi alle opere di Aristotele, in cui vengono introdotte citazioni tratte dalla poesia araba al posto dei riferimenti a Omero contenuti negli originali greci e nelle relative versioni arabe.
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