L’A., dopo aver ripercorso l’iter argomentativo della pronuncia interpretativa di rigetto con cui la Consulta ha affermato la revocabilità per errore di fatto delle ordinanze conclusive del procedimento sommario di cognizione previsto dall’art. 14, D.Lgs. n. 150/2011 per la liquidazione degli onorari degli avvocati, si interroga se, allorché la falsa supposizione investa un fatto processuale, oltre al rimedio dell’art. 395, n. 4, c.p.c., sia possibile esperire il ricorso straordinario in cassazione per violazione del principio che impone al giudice di decidere iuxta alligata et probata, giungendo a individuare il criterio in base al quale scriminare la deducibilità di tale error in procedendo in sede di legittimità e avanti al giudice della revocazione. Dato che con l’ordinanza in commento viene avallata dalla Corte costituzionale la lettura secondo cui tutti i provvedimenti non aventi forma di sentenza che statuiscono in via definitiva su diritti soggettivi devono essere ritenuti passibili di revocazione per errore di fatto, ove difettino mezzi di impugnazione per far valere tale vizio, si coglie infine l’occasione per descrivere la concreta portata della decisione.

La revocazione per errore di fatto come rimedio imprescindibile di tutela giurisdizionale

Beatrice Zuffi
2022

Abstract

L’A., dopo aver ripercorso l’iter argomentativo della pronuncia interpretativa di rigetto con cui la Consulta ha affermato la revocabilità per errore di fatto delle ordinanze conclusive del procedimento sommario di cognizione previsto dall’art. 14, D.Lgs. n. 150/2011 per la liquidazione degli onorari degli avvocati, si interroga se, allorché la falsa supposizione investa un fatto processuale, oltre al rimedio dell’art. 395, n. 4, c.p.c., sia possibile esperire il ricorso straordinario in cassazione per violazione del principio che impone al giudice di decidere iuxta alligata et probata, giungendo a individuare il criterio in base al quale scriminare la deducibilità di tale error in procedendo in sede di legittimità e avanti al giudice della revocazione. Dato che con l’ordinanza in commento viene avallata dalla Corte costituzionale la lettura secondo cui tutti i provvedimenti non aventi forma di sentenza che statuiscono in via definitiva su diritti soggettivi devono essere ritenuti passibili di revocazione per errore di fatto, ove difettino mezzi di impugnazione per far valere tale vizio, si coglie infine l’occasione per descrivere la concreta portata della decisione.
2022
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