Misure sull'efficienza energetica di un essiccatore a letto mobile per il miglioramento qualitativo del cippato

Il legno è probabilmente la fonte energetica più antica usata dall';uomo. In tempi recenti, alla tradizionale legna da ardere si sono affiancati altri biocombustibili legnosi tra cui il pellet ed il cippato. Questi combustibili solidi hanno la particolarità di un pratico utilizzo in impianti a caricamento automatico, essendo di dimensioni ridotte ed in linea di massima standardizzabili in classi dimensionali. Queste caratteristiche permettono sia la cippato che al pellet di essere facilmente movimentabili come un fluido. Il cippato, combustibile solido legnoso oggetto di questo studio, è definito come legno ridotto in scaglie con sezione definita attraverso un processo meccanico per mezzo di utensili dotati di elementi affilati (coltelli). A seconda delle caratteristiche di origine della biomassa forestale e del legno e a seconda della configurazione e impostazione del sistema di cippatura, il cippato può avere caratteristiche qualitative diverse. Si va dal cippato più scadente utilizzabile solo in appositi impianti di grossa taglia fino a materiale di alta qualità utilizzato solitamente in medio e piccoli impianti civili e domestici. Il tema della qualità del cippato è fondamentale, in quanto determina il prezzo di vendita. La norma tecnica di riferimento adottata a livello nazionale è la UNI EN ISO17225-4, in cui sono prese in considerazione tutta una serie di grandezze misurabili e confrontate con degli standard che definiscono le classi qualitative del biocombustibile. Alcune di queste caratteristiche sono intrinseche del materiale legnoso di partenza e sono difficilmente migliorabili, altre invece attraverso dei semplici processi fisici possono essere migliorate aumentando la qualità del combustibile stesso.