The aim of the experimental activity was the analysis of wheat, corn and soya bean yields as affected by three techniques of soil tillage ;in the meanwhile, crop residues management and grains contamination by fungi. The site test was located in Polesine, at Sasse-Rami farm (property of Veneto Agricoltura) in Ceregnano (Rovigo) on silt-clay textured fields. The trials were carried out according to three tillage techniques commolnly used by farmers: 1) conventional tillage system with plowing depth 35 cm, with total mixing of crop residues and subsequent secondary tillage to prepare the seedbed 2) minimum tillage, by decompaction of soil without layer inversion and with partial mixing of crop residues with the soil 3) direct seeding with deposition of seed without any tillage and with total conservation of crop residues on the soil surface. The evaluation of the three techniques was performed by monitoring soil conditions and their evolution over time, using the cone penetration test, which allows to estimate soil compaction from which root asphyxia or vernal pool may arise. It was also monitored the evolution of organic matter and its humus fractions, in order to identify possible variations, and to collect yield data related to the different crops over the years test. Crop residues management was monitored by collecting samples in the plots and taking photos to assess the surface covered by the residues, in order to find the correlation with the residues mass; samplings were performed on subplots treated with Pseudomonas putida based products to increase the degradation of crop residues ; degradation process of crop residues was monitored by tensile testing and determination of organic carbon, and nitrogen.

L’attività di ricerca ha avuto come oggetto l’influenza di tre tecniche di lavorazione del terreno sulla produttività delle colture di frumento, mais e soia, sulla gestione dei residui colturali e alcune caratteristiche chimico-fisico e biologiche del suolo. La prova si è svolta nel Polesine presso l’azienda pilota e dimostrativa Sasse-Rami di Veneto Agricoltura a Ceregnano (Rovigo) su appezzamenti con sistemazione idraulico agraria “larga alla ferrarese”, su terreni di origine alluvionale con tessitura limoso-argilloso e matrice calcarea. Le tre tecniche di lavorazione comparate identificano tre modalità operative adottate dagli agricoltori e si identificano nella lavorazione tradizionale con aratura alla profondità di 35 cm con interramento totale del residuo colturale e successivo intervento per l’affinamento superficiale allo scopo di preparare un ottimale letto di semina. La seconda tipologia identificata e denominata minima lavorazione consiste nella decompattazione del suolo senza inversione degli strati mantenendo in superficie i residui colturali parzialmente mescolati al terreno, il quale sarà successivamente affinato per la preparazione del letto di semina. La terza tipologia è la semina diretta con deposizione del seme senza alcun intervento di lavorazione del suolo e la totale conservazione dei residui colturali in superficie. Le tre tecniche impiegate identificano le modalità operative attuate nelle varie parti del mondo e identificate in zone geografiche ben precise con l’applicazione nell’areale italiano della tecnica dell’aratura ad elevata profondità senza conservazione del residuo colturale in superficie, la tecnica della minima lavorazione collocabile geograficamente nei paesi europei a nord delle Alpi ove risulta essere ampiamente diffusa e applicata, ed in fine la semina diretta ideata nel sud America e diffusa anche nel nord America e Australia ove si prevede la semina delle colture senza alcuna lavorazione del terreno. La valutazione delle tre tecniche è stata eseguita grazie al monitoraggio delle condizioni del suolo e dell’evoluzione che ha subito nel corso del tempo con uso dell’indice di cono di resistenza alla penetrazione il quale permette di misurare indirettamente la compattazione da cui può derivare dell’asfissia radicale o ristagni idrici. Inoltre è stato monitorato l’evoluzione della sostanza organica e delle frazioni umiche che la compongono allo scopo di identificare possibili variazioni influenzate dalle diverse tecniche. Le caratteristiche biologiche sono state valutate attraverso l’analisi dell’attività microbiologica biodegradatrice e la caratterizzazione delle comunità di batteri e funghi attraverso l’analisi genomica.

EFFETTI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO SULLA DEGRADAZIONE DEI RESIDUI COLTURALI E SULLE CARATTERISTICHE CHIMICHE, FISICHE E BIOLOGICHE DEL SUOLO / Pavan, Sebastiano. - (2013 Jan 29).

EFFETTI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO SULLA DEGRADAZIONE DEI RESIDUI COLTURALI E SULLE CARATTERISTICHE CHIMICHE, FISICHE E BIOLOGICHE DEL SUOLO

Pavan, Sebastiano
2013

Abstract

L’attività di ricerca ha avuto come oggetto l’influenza di tre tecniche di lavorazione del terreno sulla produttività delle colture di frumento, mais e soia, sulla gestione dei residui colturali e alcune caratteristiche chimico-fisico e biologiche del suolo. La prova si è svolta nel Polesine presso l’azienda pilota e dimostrativa Sasse-Rami di Veneto Agricoltura a Ceregnano (Rovigo) su appezzamenti con sistemazione idraulico agraria “larga alla ferrarese”, su terreni di origine alluvionale con tessitura limoso-argilloso e matrice calcarea. Le tre tecniche di lavorazione comparate identificano tre modalità operative adottate dagli agricoltori e si identificano nella lavorazione tradizionale con aratura alla profondità di 35 cm con interramento totale del residuo colturale e successivo intervento per l’affinamento superficiale allo scopo di preparare un ottimale letto di semina. La seconda tipologia identificata e denominata minima lavorazione consiste nella decompattazione del suolo senza inversione degli strati mantenendo in superficie i residui colturali parzialmente mescolati al terreno, il quale sarà successivamente affinato per la preparazione del letto di semina. La terza tipologia è la semina diretta con deposizione del seme senza alcun intervento di lavorazione del suolo e la totale conservazione dei residui colturali in superficie. Le tre tecniche impiegate identificano le modalità operative attuate nelle varie parti del mondo e identificate in zone geografiche ben precise con l’applicazione nell’areale italiano della tecnica dell’aratura ad elevata profondità senza conservazione del residuo colturale in superficie, la tecnica della minima lavorazione collocabile geograficamente nei paesi europei a nord delle Alpi ove risulta essere ampiamente diffusa e applicata, ed in fine la semina diretta ideata nel sud America e diffusa anche nel nord America e Australia ove si prevede la semina delle colture senza alcuna lavorazione del terreno. La valutazione delle tre tecniche è stata eseguita grazie al monitoraggio delle condizioni del suolo e dell’evoluzione che ha subito nel corso del tempo con uso dell’indice di cono di resistenza alla penetrazione il quale permette di misurare indirettamente la compattazione da cui può derivare dell’asfissia radicale o ristagni idrici. Inoltre è stato monitorato l’evoluzione della sostanza organica e delle frazioni umiche che la compongono allo scopo di identificare possibili variazioni influenzate dalle diverse tecniche. Le caratteristiche biologiche sono state valutate attraverso l’analisi dell’attività microbiologica biodegradatrice e la caratterizzazione delle comunità di batteri e funghi attraverso l’analisi genomica.
29-gen-2013
The aim of the experimental activity was the analysis of wheat, corn and soya bean yields as affected by three techniques of soil tillage ;in the meanwhile, crop residues management and grains contamination by fungi. The site test was located in Polesine, at Sasse-Rami farm (property of Veneto Agricoltura) in Ceregnano (Rovigo) on silt-clay textured fields. The trials were carried out according to three tillage techniques commolnly used by farmers: 1) conventional tillage system with plowing depth 35 cm, with total mixing of crop residues and subsequent secondary tillage to prepare the seedbed 2) minimum tillage, by decompaction of soil without layer inversion and with partial mixing of crop residues with the soil 3) direct seeding with deposition of seed without any tillage and with total conservation of crop residues on the soil surface. The evaluation of the three techniques was performed by monitoring soil conditions and their evolution over time, using the cone penetration test, which allows to estimate soil compaction from which root asphyxia or vernal pool may arise. It was also monitored the evolution of organic matter and its humus fractions, in order to identify possible variations, and to collect yield data related to the different crops over the years test. Crop residues management was monitored by collecting samples in the plots and taking photos to assess the surface covered by the residues, in order to find the correlation with the residues mass; samplings were performed on subplots treated with Pseudomonas putida based products to increase the degradation of crop residues ; degradation process of crop residues was monitored by tensile testing and determination of organic carbon, and nitrogen.
Lavorazioni del terre/soil tillage microrganismi biodegradatori/microrganism biodegadation
EFFETTI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO SULLA DEGRADAZIONE DEI RESIDUI COLTURALI E SULLE CARATTERISTICHE CHIMICHE, FISICHE E BIOLOGICHE DEL SUOLO / Pavan, Sebastiano. - (2013 Jan 29).
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