Since the first mating manoeuvre in space, performed in 1966, many different docking mechanisms were developed, mainly for large manned spacecraft. The few systems recently conceived for small satellites have never been verified in space nor scaled to CubeSat size. In the near future, small spacecraft docking procedures could acquire great importance due to the need to share resources between clusters of low-weight and low-cost vehicles: in fact, small spacecraft market is rapidly growing, focusing on commercial low risk application, low budget scientific and educational missions. In this context, this document presents a novel docking mechanism to provide small spacecraft with the ability to join and separate in space, to realize multi-body platforms able to rearrange, be repaired or updated, thus overcoming the actual on board limitations of single small-scale satellites. As for now, the few proposed docking ports present (1) simple probe-drogue interfaces, unable to dock with same-gender ports, or (2) androgynous geometries, that can overcome that problem, but usually employing complex and non-axis-symmetric latches to perform the docking manoeuvre, that would demand robust and stringent navigation and control systems. The proposed solution overcomes the aforementioned drawbacks, using a semi-androgynous shape-shifting mechanism that actuating one interface changes the port into a “drogue" configuration, letting the other port penetrate it and closing around to create a solid joint. The mechanism design through the requirement definition and a trade-off between different concepts is presented, followed by the analysis of the dynamic behaviour of the selected solution, with particular attention to two aspects, i.e. the loads transmitted between the mating ports and the alignment tolerances requested to perform successful docking manoeuvres. Such analysis led to the definition of an instrumented prototype to verify the solution through simple validation tests, which demonstrated the mechanism operations and defined the alignment ranges, that lie in the range of +- 15 mm and up to 6 degrees. Last, a comparison with SPHERES UDP is presented, as part of the activities performed during a visit period at MIT Space Systems Laboratory.

Fin dalla prima manovra di ancoraggio avvenuta nel 1966, molti e differenti meccanismi di docking sono stati sviluppati, per lo più per satlliti dotati di equipaggio. I pochi sistemi recentemente concepiti per piccoli satelliti non sono mai stati testati in spazio né scalati alle dimensioni adeguate per essere installati su CubeSat. Nel prossimo futuro, vi potrebbe essere un crescente interesse nello sviluppo di adeguate procedure di docking per piccoli veicoli, per realizzare strutture interdipendenti di satelliti, capaci di distribuire e condividere le proprie risorse: infatti, il mercato relativo a tali veicoli è in continua e costante crescita, concentrandosi su applicazioni commerciali a basso rischio e missioni scientifiche o educazionali a basso costo. In questo contesto, questo documento presenta un innovativo meccanismo di docking, capace di dare ai piccoli satelliti la capacità di agganciarsi e separarsi nello spazio, consentendo la realizzazione di piattaforme multicomponente intercambiabili, autoriparabili e aggiornabili tramite l'aggiunta di nuovi moduli, così da superare gli attuali limiti tecnologici imposti dalle limitate risorse disponibili a bordo dei singoli satelliti. Le interfaccie di docking fino ad ora realizzate presentano (1) sistemi maschio-femmina assai semplici ma ovviamente incapaci di agganciarsi a porte dello stesso genere, o (2) geometrie androgine, che pur evitando tale problematica risultano utilizzarre meccanismi complessi e non assialsimmetrici, richiedendo quindi strategie di navigazione e controllo d'assetto molto complicate e robuste. La soluzione proposta vuole superare le limitiazioni precedentemente menzionate, utilizzando un meccanismo muta-forma semiandrogino, capace di cambiare la forma dell'interfaccia in "femmina" così da consentire la penetrazione da parte di una porta equivalente ma non attuata, catturandola e realizzando l'aggancio. La progettazione del meccanismo ha seguito un processo logico, dalla definizione di una serie di requisiti al confronto tra soluzioni concettuali concorrenti, per concludersi con l'analisi del suo comportamento dinamico, dedicando particolare attenzione a due aspetti critici, la trasmissione dei carichi e le tolleranze di allineamento richieste durante una manovra di docking. Tali analisi sono state seguite dalla realizzazione di un prototipo instrumentato, utilizzato per verificare in laboratorio la funzionalità del meccanismo e definire precisamente i valori di tali tolleranze, che giacciono in un intervallo di discostamenti compreso tra +-15 mm e 6 gradi. Infine, un paragone con l'interfaccia UDP di SPHERES viene brevemente presentato, all'interno di una più ampia descrizione delle attività condotte durante un periodo di visita presso lo Space Systems Laboratory del Massachusetts Institute of Technology.

Development and characterization of a standardized docking system for small spacecraft / Olivieri, Lorenzo. - (2015 Jan 29).

Development and characterization of a standardized docking system for small spacecraft

Olivieri, Lorenzo
2015

Abstract

Fin dalla prima manovra di ancoraggio avvenuta nel 1966, molti e differenti meccanismi di docking sono stati sviluppati, per lo più per satlliti dotati di equipaggio. I pochi sistemi recentemente concepiti per piccoli satelliti non sono mai stati testati in spazio né scalati alle dimensioni adeguate per essere installati su CubeSat. Nel prossimo futuro, vi potrebbe essere un crescente interesse nello sviluppo di adeguate procedure di docking per piccoli veicoli, per realizzare strutture interdipendenti di satelliti, capaci di distribuire e condividere le proprie risorse: infatti, il mercato relativo a tali veicoli è in continua e costante crescita, concentrandosi su applicazioni commerciali a basso rischio e missioni scientifiche o educazionali a basso costo. In questo contesto, questo documento presenta un innovativo meccanismo di docking, capace di dare ai piccoli satelliti la capacità di agganciarsi e separarsi nello spazio, consentendo la realizzazione di piattaforme multicomponente intercambiabili, autoriparabili e aggiornabili tramite l'aggiunta di nuovi moduli, così da superare gli attuali limiti tecnologici imposti dalle limitate risorse disponibili a bordo dei singoli satelliti. Le interfaccie di docking fino ad ora realizzate presentano (1) sistemi maschio-femmina assai semplici ma ovviamente incapaci di agganciarsi a porte dello stesso genere, o (2) geometrie androgine, che pur evitando tale problematica risultano utilizzarre meccanismi complessi e non assialsimmetrici, richiedendo quindi strategie di navigazione e controllo d'assetto molto complicate e robuste. La soluzione proposta vuole superare le limitiazioni precedentemente menzionate, utilizzando un meccanismo muta-forma semiandrogino, capace di cambiare la forma dell'interfaccia in "femmina" così da consentire la penetrazione da parte di una porta equivalente ma non attuata, catturandola e realizzando l'aggancio. La progettazione del meccanismo ha seguito un processo logico, dalla definizione di una serie di requisiti al confronto tra soluzioni concettuali concorrenti, per concludersi con l'analisi del suo comportamento dinamico, dedicando particolare attenzione a due aspetti critici, la trasmissione dei carichi e le tolleranze di allineamento richieste durante una manovra di docking. Tali analisi sono state seguite dalla realizzazione di un prototipo instrumentato, utilizzato per verificare in laboratorio la funzionalità del meccanismo e definire precisamente i valori di tali tolleranze, che giacciono in un intervallo di discostamenti compreso tra +-15 mm e 6 gradi. Infine, un paragone con l'interfaccia UDP di SPHERES viene brevemente presentato, all'interno di una più ampia descrizione delle attività condotte durante un periodo di visita presso lo Space Systems Laboratory del Massachusetts Institute of Technology.
29-gen-2015
Since the first mating manoeuvre in space, performed in 1966, many different docking mechanisms were developed, mainly for large manned spacecraft. The few systems recently conceived for small satellites have never been verified in space nor scaled to CubeSat size. In the near future, small spacecraft docking procedures could acquire great importance due to the need to share resources between clusters of low-weight and low-cost vehicles: in fact, small spacecraft market is rapidly growing, focusing on commercial low risk application, low budget scientific and educational missions. In this context, this document presents a novel docking mechanism to provide small spacecraft with the ability to join and separate in space, to realize multi-body platforms able to rearrange, be repaired or updated, thus overcoming the actual on board limitations of single small-scale satellites. As for now, the few proposed docking ports present (1) simple probe-drogue interfaces, unable to dock with same-gender ports, or (2) androgynous geometries, that can overcome that problem, but usually employing complex and non-axis-symmetric latches to perform the docking manoeuvre, that would demand robust and stringent navigation and control systems. The proposed solution overcomes the aforementioned drawbacks, using a semi-androgynous shape-shifting mechanism that actuating one interface changes the port into a “drogue" configuration, letting the other port penetrate it and closing around to create a solid joint. The mechanism design through the requirement definition and a trade-off between different concepts is presented, followed by the analysis of the dynamic behaviour of the selected solution, with particular attention to two aspects, i.e. the loads transmitted between the mating ports and the alignment tolerances requested to perform successful docking manoeuvres. Such analysis led to the definition of an instrumented prototype to verify the solution through simple validation tests, which demonstrated the mechanism operations and defined the alignment ranges, that lie in the range of +- 15 mm and up to 6 degrees. Last, a comparison with SPHERES UDP is presented, as part of the activities performed during a visit period at MIT Space Systems Laboratory.
docking, small satellites, semi-androgynous
Development and characterization of a standardized docking system for small spacecraft / Olivieri, Lorenzo. - (2015 Jan 29).
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