My dissertation aims at retracing the concept of the United States within the Italian panorama during the 30’s through the sampling of four reportages: Mario Soldati’s America primo amore (1935), Giuseppe Antonio Borgese’s Atlante americano (1936), Alberto Moravia’s Stati Uniti. 1936 (1939), and Emilio Cecchi’s America amara (1939). The focus of the study is the heterogeneous genre of reportage: works are analyzed thematically and, in chapter 3, as if they were only one text drawn by a general “reporter”, spokesman of the Italian imagination with its stereotypes and system of alienation. By using the literary discourse as a research tool so as to highlight the imaginative system of a community, this study can be placed amongst imagology, history of literature about travels and cultural studies. Thus America becomes a spatial metaphor of precocious modernity. It also stands for the first approach Italian intellectuals had towards consumerism. Over the economic crisis of 1929, this scenario becomes even more complex and bleary due to different ways through which mass society could unfold within Fascist Italy

Questa tesi ha come obiettivo la ricostruzione dell’immagine degli Stati Uniti nell’Italia degli anni Trenta attraverso la campionatura di quattro reportages: America primo amore (1935) di Mario Soldati, Atlante americano (1936) di Giuseppe Antonio Borgese Stati Uniti. 1936 (1939) di Alberto Moravia e America amara (1939) di Emilio Cecchi. Le opere vengono analizzate da un punto di vista tematico e, limitatamente al Capitolo III, come se fossero un unico testo, prodotto da un generico “reporter”, portavoce dell’immaginario italiano. Adottando un orizzonte di studi a cavallo tra l’imagologia, la storia della letteratura odeporica e gli Studi culturali, questo lavoro fa della scrittura letteraria uno strumento di indagine capace di far emergere gli stereotipi e i dispositivi di straniamento propri dell’immaginario collettivo. L’America diventa una metafora spaziale della precoce modernizzazione e del primo contatto degli intellettuali italiani con la cultura dei consumi; quadro reso ancora più complesso, a cavallo della Crisi del ’29, dalle diverse modalità con cui la nascente società di massa era rilevata nell’Italia fascista.

Hollywood di carta. L'americanismo nei reportages italiani degli anni Trenta / Ditadi, Federica. - (2016 Jan 25).

Hollywood di carta. L'americanismo nei reportages italiani degli anni Trenta

Ditadi, Federica
2016

Abstract

Questa tesi ha come obiettivo la ricostruzione dell’immagine degli Stati Uniti nell’Italia degli anni Trenta attraverso la campionatura di quattro reportages: America primo amore (1935) di Mario Soldati, Atlante americano (1936) di Giuseppe Antonio Borgese Stati Uniti. 1936 (1939) di Alberto Moravia e America amara (1939) di Emilio Cecchi. Le opere vengono analizzate da un punto di vista tematico e, limitatamente al Capitolo III, come se fossero un unico testo, prodotto da un generico “reporter”, portavoce dell’immaginario italiano. Adottando un orizzonte di studi a cavallo tra l’imagologia, la storia della letteratura odeporica e gli Studi culturali, questo lavoro fa della scrittura letteraria uno strumento di indagine capace di far emergere gli stereotipi e i dispositivi di straniamento propri dell’immaginario collettivo. L’America diventa una metafora spaziale della precoce modernizzazione e del primo contatto degli intellettuali italiani con la cultura dei consumi; quadro reso ancora più complesso, a cavallo della Crisi del ’29, dalle diverse modalità con cui la nascente società di massa era rilevata nell’Italia fascista.
25-gen-2016
My dissertation aims at retracing the concept of the United States within the Italian panorama during the 30’s through the sampling of four reportages: Mario Soldati’s America primo amore (1935), Giuseppe Antonio Borgese’s Atlante americano (1936), Alberto Moravia’s Stati Uniti. 1936 (1939), and Emilio Cecchi’s America amara (1939). The focus of the study is the heterogeneous genre of reportage: works are analyzed thematically and, in chapter 3, as if they were only one text drawn by a general “reporter”, spokesman of the Italian imagination with its stereotypes and system of alienation. By using the literary discourse as a research tool so as to highlight the imaginative system of a community, this study can be placed amongst imagology, history of literature about travels and cultural studies. Thus America becomes a spatial metaphor of precocious modernity. It also stands for the first approach Italian intellectuals had towards consumerism. Over the economic crisis of 1929, this scenario becomes even more complex and bleary due to different ways through which mass society could unfold within Fascist Italy
Reportage, Emilio Cecchi, Alberto Moravia, Giuseppe Antonio Borgese, Americanismo, Francesco Orlando, Antonio Gramsci, Stati Uniti, Fascismo
Hollywood di carta. L'americanismo nei reportages italiani degli anni Trenta / Ditadi, Federica. - (2016 Jan 25).
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