I siti archeologici sono una parte fondamentale del patrimonio culturale dell’umanità. Essi possono assumere l’aspetto del monumento—palazzi, città o luoghi noti a tutto il mondo—o della traccia—come la ceramica quotidianamente utilizzata da una famiglia— ma in entrambi i casi è riconoscibile un valore. Comunque la pura conservazione materiale non è sufficiente al fine della sopravvivenza del messaggio e del significato, che invece deve essere adeguatamente trasmesso e reso visibile per poter avere un ruolo nella vita contemporanea. La conservazione in situ, ammesso che sia possibile e ragionevole rispetto alle condizioni stesse del sito, è ritenuta una delle migliori opzioni per la trasmissione del messaggio nel modo più diretto e completo. Tuttavia essa comporta di dover affrontare problemi e rischi, tra cui la realizzazione di una copertura, che non esisterebbero nemmeno se gli stessi oggetti fossero trasportati nel museo. Solo pochi degli innumerevoli esempi in opera sui siti archeologici offrono una reale protezione o una efficace presentazione del sito e un numero ancor più ristretto una valida risposta ad entrambi i problemi. La mancanza di criteri condivisi per la valutazione delle coperture, complica anche la definizione di criteri di progetto adeguati e condivisi. Questa tesi offre una metodologia per l’interpretazione, la ricostruzione e la presentazione della casa romana nell’Italia antica, nella specifica accezione della casa ad atrio pompeiana finalizzata alla proposta di un nuovo tipo di copertura archeologica. In rapporto a una valutazione del rischio cui sono soggetti i materiali archeologici conservati sul posto e a una valutazione dell’efficacia delle coperture esistenti rispetto a criteri di carattere ambientale e architettonico, si fa la proposta di uno schema di linee guida per il progetto. Tali linee guida sono utilizzate per la selezione e l’adattamento al contesto archeologico di soluzioni tecnologiche già esistenti, al fine di garantire la reperibilità e ridurre i costi. Infine, le soluzioni tecnologiche interessanti entrano in rapporto con la casa romana attraverso gli schemi geometrici in essa riconoscibili. L’intera procedura di progetto viene implementata in modo parametrico in un “algoritmo visuale” che consente di poter esplorare numerose variazioni riconoscibili anche in un caso apparentemente limitato come l’antica Pompei. Il lavoro si conclude con l’applicazione delle soluzioni ritenute più efficienti alla ricostruzione filologico-integrativa di parte della domus insistente al di sopra del complesso delle Terme del Sarno nella regio VIII di Pompei.

Archeaological sites are an important part of the cultural heritage of mankind. They may assume either the appearance of the ’monument’ — such as the world-famous palace or city or place — or of the ’trace’ — that is the everyday pottery of a familiy — but they both have a value. However, preserving their fabric is not enough for their conservation, an activity which depends on the transmission of a message about their importance and meaning for today’s everyday life. In situ conservation, provided it is possible and sensible according to the site’s conditions, is considered the best option to convey the message in the most complete and direct way. However,thisimpliestocopewithrisksandproblems,suchastheerectionofasiteshelter, which do not exist if the same objetcs are moved to the museum. Only a few, among the countless examples built on archeological sites, offer a real protection to the materials or a real support to the display of the site and even lesser an effective combination of the two. The lack of assessment criteria is also an obstacle to the definition of a shared design procedure. This thesis offers a methodology for the interpretation, reconstruction and display of the Roman house in ancient Italy, in the specific version of the pompeian atrium house finalized to the definition of a new type of archaeological shelters. In relation to the risk assessment of archeological materials preserved in situ and to an evaluation of existing archaeological shelters according to the environmental and architectural criteria, a scheme of design guidelines is proposed. These guidelines are used for the selection and adaption to the archaeological sites of existing techincal solutions, in order to guarantee availability and to reduce costs. Finally, existing building materials relates with the Roman house through the geometric schemes recognizable in it. The whole procedure, parametrically translated, is implemented into a ’visual algorythm’ to explore the many possibilites exisisting even in a, apparently limited, case, such as the archaeological town of Pompeii. The research ends with the application of the most effective solution to the reconstruction of a part of the domus above the Sarno Baths complex in the regio VII of Pompeii.

Progettazione di un sistema costruttivo multifunzionale di copertura per la protezione e la valorizzazione di siti archeologici. Studio metodologico per la risposta integrata a esigenze complesse / Sbrogiò, Luca. - (2019 Sep 30).

Progettazione di un sistema costruttivo multifunzionale di copertura per la protezione e la valorizzazione di siti archeologici. Studio metodologico per la risposta integrata a esigenze complesse

Sbrogiò, Luca
2019

Abstract

Archeaological sites are an important part of the cultural heritage of mankind. They may assume either the appearance of the ’monument’ — such as the world-famous palace or city or place — or of the ’trace’ — that is the everyday pottery of a familiy — but they both have a value. However, preserving their fabric is not enough for their conservation, an activity which depends on the transmission of a message about their importance and meaning for today’s everyday life. In situ conservation, provided it is possible and sensible according to the site’s conditions, is considered the best option to convey the message in the most complete and direct way. However,thisimpliestocopewithrisksandproblems,suchastheerectionofasiteshelter, which do not exist if the same objetcs are moved to the museum. Only a few, among the countless examples built on archeological sites, offer a real protection to the materials or a real support to the display of the site and even lesser an effective combination of the two. The lack of assessment criteria is also an obstacle to the definition of a shared design procedure. This thesis offers a methodology for the interpretation, reconstruction and display of the Roman house in ancient Italy, in the specific version of the pompeian atrium house finalized to the definition of a new type of archaeological shelters. In relation to the risk assessment of archeological materials preserved in situ and to an evaluation of existing archaeological shelters according to the environmental and architectural criteria, a scheme of design guidelines is proposed. These guidelines are used for the selection and adaption to the archaeological sites of existing techincal solutions, in order to guarantee availability and to reduce costs. Finally, existing building materials relates with the Roman house through the geometric schemes recognizable in it. The whole procedure, parametrically translated, is implemented into a ’visual algorythm’ to explore the many possibilites exisisting even in a, apparently limited, case, such as the archaeological town of Pompeii. The research ends with the application of the most effective solution to the reconstruction of a part of the domus above the Sarno Baths complex in the regio VII of Pompeii.
30-set-2019
I siti archeologici sono una parte fondamentale del patrimonio culturale dell’umanità. Essi possono assumere l’aspetto del monumento—palazzi, città o luoghi noti a tutto il mondo—o della traccia—come la ceramica quotidianamente utilizzata da una famiglia— ma in entrambi i casi è riconoscibile un valore. Comunque la pura conservazione materiale non è sufficiente al fine della sopravvivenza del messaggio e del significato, che invece deve essere adeguatamente trasmesso e reso visibile per poter avere un ruolo nella vita contemporanea. La conservazione in situ, ammesso che sia possibile e ragionevole rispetto alle condizioni stesse del sito, è ritenuta una delle migliori opzioni per la trasmissione del messaggio nel modo più diretto e completo. Tuttavia essa comporta di dover affrontare problemi e rischi, tra cui la realizzazione di una copertura, che non esisterebbero nemmeno se gli stessi oggetti fossero trasportati nel museo. Solo pochi degli innumerevoli esempi in opera sui siti archeologici offrono una reale protezione o una efficace presentazione del sito e un numero ancor più ristretto una valida risposta ad entrambi i problemi. La mancanza di criteri condivisi per la valutazione delle coperture, complica anche la definizione di criteri di progetto adeguati e condivisi. Questa tesi offre una metodologia per l’interpretazione, la ricostruzione e la presentazione della casa romana nell’Italia antica, nella specifica accezione della casa ad atrio pompeiana finalizzata alla proposta di un nuovo tipo di copertura archeologica. In rapporto a una valutazione del rischio cui sono soggetti i materiali archeologici conservati sul posto e a una valutazione dell’efficacia delle coperture esistenti rispetto a criteri di carattere ambientale e architettonico, si fa la proposta di uno schema di linee guida per il progetto. Tali linee guida sono utilizzate per la selezione e l’adattamento al contesto archeologico di soluzioni tecnologiche già esistenti, al fine di garantire la reperibilità e ridurre i costi. Infine, le soluzioni tecnologiche interessanti entrano in rapporto con la casa romana attraverso gli schemi geometrici in essa riconoscibili. L’intera procedura di progetto viene implementata in modo parametrico in un “algoritmo visuale” che consente di poter esplorare numerose variazioni riconoscibili anche in un caso apparentemente limitato come l’antica Pompei. Il lavoro si conclude con l’applicazione delle soluzioni ritenute più efficienti alla ricostruzione filologico-integrativa di parte della domus insistente al di sopra del complesso delle Terme del Sarno nella regio VIII di Pompei.
Coperture; siti archeologici; profilati pultrusi; Pompei; casa romana; studio tipologico; vulnerabilità sismica
Progettazione di un sistema costruttivo multifunzionale di copertura per la protezione e la valorizzazione di siti archeologici. Studio metodologico per la risposta integrata a esigenze complesse / Sbrogiò, Luca. - (2019 Sep 30).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3425422
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