The Earth’s critical zone (ECZ) is the near-surface domain that regulates the availability of most life-sustaining resources. Among all the subdomains of the ECZ, a crucial role is played by the Soil-Plant continuum (SP), as it is a major performer of the exchanges of mass and energy between soil and plants (and then atmosphere). However, despite its importance and its strong interconnection with human activity, the characterization of this subdomain is still in an early stage, mainly because of the lack of spatial and temporal information regarding the occurring processes. To overcome this issue, we present the combination of geophysical measurements and hydrological modeling in the framework of a hydrogeophysical approach, with the aim of characterizing the active root zone, i.e. the portion of the root system involved in the water uptake. In fact, the water uptake is performed by root hair, the microscopic cell outgrowths whose location is difficult (if not impossible) also after the removal of the root system from the soil. Nevertheless, determining its position is fundamental not only for merely scientific purposes, but most of all for practical applications, as it affects the performing of precision irrigation. Therefore, in this work I propose the identification of the active root zone on the basis of its main effect, i.e. the reduction of soil water content over time. This is achieved by means of 3-D small-scale electrical resistivity tomography (ERT) carried out combining superficial and borehole electrodes. We monitored the processes occur-ring in the root zone of three orange trees located in south-eastern Sicily. These trees are drip irrigated according to different deficit irrigation techniques to improve the exploitation of the water resource, while the plants’ transpiration is monitored thanks to sap flow and eddy covariance measurements. More in detail, in the first case study ERT measurements before and after the cut of the tree are compared, while in the second case study the ERT monitoring is focused on two orange trees drip irrigated with different treatments (i.e. full irrigation and partial root drying). The datasets thus obtained provide interesting insights into the root system activity, given their abundance of information regarding both atmospheric and underground phenomena (i.e. transpiration and root water uptake, respectively). In particular, the ERT time-lapse approach well highlights the portions subject to a decrease in water content, which can be related to the water uptake put in place by the plants. Nevertheless, the interpretation of the resistivity patterns, although combined with agronomic information, can be rather intricate. A proper hydrological modeling provides a solution to this problem, even if choosing the most suitable approach requires a specific mathematical analysis. To do this, we developed a synthetic case study with two identical hydrological models, one of which describing also the activity of an orange tree. These models resemble the real datasets provided by the ERT measurements, without all the uncertainties introduced by the geophysical acquisition and the model calibration. The location of the active root zone is reconstructed from the combination of these two models by means of Taylor series expansion, with particular reference to the effects of the approximation thus introduced. The final aim is to evaluate the proposed numerical procedure for a future application on one of real case study presented in this work.

La Earth's critical zone (ECZ) rappresenta la porzione più esterna del pianeta Terra ed è sede di numerosi processi che regolano la disponibilità della maggior parte delle sostanze necessarie alla vita. Tra i vari sottodomini in cui essa può essere suddivisa, il continuum Suolo-Pianta (SP) svolge un ruolo cruciale, in quanto è uno dei maggiori regolatori degli scambi di massa ed energia tra suolo e piante (e quindi atmosfera). Nonostante la forte interconnessione con l'attività umana, la caratterizzazione del SP è ancora in una fase embrionale, principalmente legata alla mancanza di informazioni sia spaziali che temporali riguardo ai processi che lo caratterizzano. In questo lavoro presentiamo quindi una combinazione di tomografia di resistività elettrica (ERT) e modellazione idrologica secondo l'approccio idrogeofisico, con l'obiettivo di caratterizzare la "active root zone", ossia la porzione del sistema radicale coinvolta nel processo di assorbimento di acqua dal suolo. Più nel dettaglio, questo processo è messo in atto dai peli radicali, delle microscopiche estroflessioni la cui localizzazione è difficile (se non impossibile) anche in seguito alla rimozione del sistema radicale dal suolo. Ciononostante, la sua localizzazione è fondamentale soprattutto da un punto di vista agronomico, poiché necessaria per una corretta applicazione delle tecniche di irrigazione di precisione. In questo lavoro presento quindi due casi studio in cui l'active root zone è identificata sulla base del suo effetto principale, ossia la diminuzione di contenuto idrico del suolo. I casi studio presentati comprendono tre alberi d’arancio situati nel sud-est della Sicilia ed irrigati mediante diverse tecniche di microirrigazione (nota anche come "irrigazione a goccia"). In particolare, nel primo caso studio sono comparate misure ERT acquisite prima e dopo il taglio della pianta, mentre nel secondo caso studio il monitoraggio ERT è focalizzato su due aranci irrigati con diverse tecniche (piena irrigazione e disseccamento parziale delle radici). Il monitoraggio ERT dei processi in atto è effettuato sulla piccola scala (cioè sulla singola pianta) grazie alla combinazione di elettrodi superficiali ed in pozzo, permettendo così una acquisizione ed una rappresentazione tridimensionale del dato geofisico. Parallelamente ha luogo anche il monitoraggio agronomico, grazie al quale la traspirazione è determinata mediante misure di sap flow e di eddy covariance. I dati così ottenuti forniscono molte informazioni rispetto ai diversi processi in atto, sia atmosferici (traspirazione), che nel sottosuolo (assorbimento di acqua dal suolo). In particolare, il monitoraggio ERT in time-lapse è in grado di mostrare quali porzioni del dominio investigato siano soggette ad una diminuzione del contenuto idrico, la quale può essere collegata all’attività radicale. Nonostante la quantità e qualità dei dati a disposizione, l'interpretazione dei risultati (specialmente in termini quantitativi) risulta comunque piuttosto complessa. Una soluzione può essere fornita da un'appropriata modellazione idrologica, sebbene la scelta dell’approccio migliore richieda una specifica analisi matematica. Sotto quest’ottica abbiamo sviluppato un caso sintetico costituito da due modelli idrologici identici, dove uno quali descrive anche l'attività di una pianta d'arancio. Questi modelli hanno lo scopo di ricreare dei dataset riconducibili all'output delle misure ERT, senza però tutte le incertezze introdotte dall’acquisizione geofisica e dalla calibrazione del modello. La ricostruzione della "active root zone" è quindi ottenuta dalla combinazione di questi due modelli mediante l'espansione in serie di Taylor, con particolare attenzione alle approssimazioni così introdotte. L'obiettivo finale è quello di valutare questa procedura numerica per una futura applicazione ad uno dei casi studio reali presentati in questo lavoro.

Non-invasive monitoring and numerical modeling of the Soil-Plant continuum / Busato, Laura. - (2017 Jan 31).

Non-invasive monitoring and numerical modeling of the Soil-Plant continuum

Busato, Laura
2017

Abstract

La Earth's critical zone (ECZ) rappresenta la porzione più esterna del pianeta Terra ed è sede di numerosi processi che regolano la disponibilità della maggior parte delle sostanze necessarie alla vita. Tra i vari sottodomini in cui essa può essere suddivisa, il continuum Suolo-Pianta (SP) svolge un ruolo cruciale, in quanto è uno dei maggiori regolatori degli scambi di massa ed energia tra suolo e piante (e quindi atmosfera). Nonostante la forte interconnessione con l'attività umana, la caratterizzazione del SP è ancora in una fase embrionale, principalmente legata alla mancanza di informazioni sia spaziali che temporali riguardo ai processi che lo caratterizzano. In questo lavoro presentiamo quindi una combinazione di tomografia di resistività elettrica (ERT) e modellazione idrologica secondo l'approccio idrogeofisico, con l'obiettivo di caratterizzare la "active root zone", ossia la porzione del sistema radicale coinvolta nel processo di assorbimento di acqua dal suolo. Più nel dettaglio, questo processo è messo in atto dai peli radicali, delle microscopiche estroflessioni la cui localizzazione è difficile (se non impossibile) anche in seguito alla rimozione del sistema radicale dal suolo. Ciononostante, la sua localizzazione è fondamentale soprattutto da un punto di vista agronomico, poiché necessaria per una corretta applicazione delle tecniche di irrigazione di precisione. In questo lavoro presento quindi due casi studio in cui l'active root zone è identificata sulla base del suo effetto principale, ossia la diminuzione di contenuto idrico del suolo. I casi studio presentati comprendono tre alberi d’arancio situati nel sud-est della Sicilia ed irrigati mediante diverse tecniche di microirrigazione (nota anche come "irrigazione a goccia"). In particolare, nel primo caso studio sono comparate misure ERT acquisite prima e dopo il taglio della pianta, mentre nel secondo caso studio il monitoraggio ERT è focalizzato su due aranci irrigati con diverse tecniche (piena irrigazione e disseccamento parziale delle radici). Il monitoraggio ERT dei processi in atto è effettuato sulla piccola scala (cioè sulla singola pianta) grazie alla combinazione di elettrodi superficiali ed in pozzo, permettendo così una acquisizione ed una rappresentazione tridimensionale del dato geofisico. Parallelamente ha luogo anche il monitoraggio agronomico, grazie al quale la traspirazione è determinata mediante misure di sap flow e di eddy covariance. I dati così ottenuti forniscono molte informazioni rispetto ai diversi processi in atto, sia atmosferici (traspirazione), che nel sottosuolo (assorbimento di acqua dal suolo). In particolare, il monitoraggio ERT in time-lapse è in grado di mostrare quali porzioni del dominio investigato siano soggette ad una diminuzione del contenuto idrico, la quale può essere collegata all’attività radicale. Nonostante la quantità e qualità dei dati a disposizione, l'interpretazione dei risultati (specialmente in termini quantitativi) risulta comunque piuttosto complessa. Una soluzione può essere fornita da un'appropriata modellazione idrologica, sebbene la scelta dell’approccio migliore richieda una specifica analisi matematica. Sotto quest’ottica abbiamo sviluppato un caso sintetico costituito da due modelli idrologici identici, dove uno quali descrive anche l'attività di una pianta d'arancio. Questi modelli hanno lo scopo di ricreare dei dataset riconducibili all'output delle misure ERT, senza però tutte le incertezze introdotte dall’acquisizione geofisica e dalla calibrazione del modello. La ricostruzione della "active root zone" è quindi ottenuta dalla combinazione di questi due modelli mediante l'espansione in serie di Taylor, con particolare attenzione alle approssimazioni così introdotte. L'obiettivo finale è quello di valutare questa procedura numerica per una futura applicazione ad uno dei casi studio reali presentati in questo lavoro.
31-gen-2017
The Earth’s critical zone (ECZ) is the near-surface domain that regulates the availability of most life-sustaining resources. Among all the subdomains of the ECZ, a crucial role is played by the Soil-Plant continuum (SP), as it is a major performer of the exchanges of mass and energy between soil and plants (and then atmosphere). However, despite its importance and its strong interconnection with human activity, the characterization of this subdomain is still in an early stage, mainly because of the lack of spatial and temporal information regarding the occurring processes. To overcome this issue, we present the combination of geophysical measurements and hydrological modeling in the framework of a hydrogeophysical approach, with the aim of characterizing the active root zone, i.e. the portion of the root system involved in the water uptake. In fact, the water uptake is performed by root hair, the microscopic cell outgrowths whose location is difficult (if not impossible) also after the removal of the root system from the soil. Nevertheless, determining its position is fundamental not only for merely scientific purposes, but most of all for practical applications, as it affects the performing of precision irrigation. Therefore, in this work I propose the identification of the active root zone on the basis of its main effect, i.e. the reduction of soil water content over time. This is achieved by means of 3-D small-scale electrical resistivity tomography (ERT) carried out combining superficial and borehole electrodes. We monitored the processes occur-ring in the root zone of three orange trees located in south-eastern Sicily. These trees are drip irrigated according to different deficit irrigation techniques to improve the exploitation of the water resource, while the plants’ transpiration is monitored thanks to sap flow and eddy covariance measurements. More in detail, in the first case study ERT measurements before and after the cut of the tree are compared, while in the second case study the ERT monitoring is focused on two orange trees drip irrigated with different treatments (i.e. full irrigation and partial root drying). The datasets thus obtained provide interesting insights into the root system activity, given their abundance of information regarding both atmospheric and underground phenomena (i.e. transpiration and root water uptake, respectively). In particular, the ERT time-lapse approach well highlights the portions subject to a decrease in water content, which can be related to the water uptake put in place by the plants. Nevertheless, the interpretation of the resistivity patterns, although combined with agronomic information, can be rather intricate. A proper hydrological modeling provides a solution to this problem, even if choosing the most suitable approach requires a specific mathematical analysis. To do this, we developed a synthetic case study with two identical hydrological models, one of which describing also the activity of an orange tree. These models resemble the real datasets provided by the ERT measurements, without all the uncertainties introduced by the geophysical acquisition and the model calibration. The location of the active root zone is reconstructed from the combination of these two models by means of Taylor series expansion, with particular reference to the effects of the approximation thus introduced. The final aim is to evaluate the proposed numerical procedure for a future application on one of real case study presented in this work.
Soil-Plant continuum, electrical resistivity tomography, hydrogeophysics, CATHY, Soil-Plant continuum modeling
Non-invasive monitoring and numerical modeling of the Soil-Plant continuum / Busato, Laura. - (2017 Jan 31).
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