A growing number of studies is focusing on working memory training procedures to delay age-related decline. However, these studies are very heterogeneous and can not be able to determine which factors contribute to the maintenance of training’s benefits and to transfert effects. Six studies were conducted for better understand the role of participans’ age (studies 1-3), the role of the modality (verbal vs visual-spatial) exercited (4-5-6). Moreover, it was explored if these trainings are useful for improving cognitive ability in Mild Cognitive Impairment (studies 2) and if they can lead transfer effects also in ability of everyday life. The results showed that these working memory trainings induced an increase of working memory’s performance and benefits on ability strictly related with trained abilities. In verbal working memory trainings were also obtained far transfer effects in experimental tasks and in tasks that measure ability related to everyday life; these effects were also maintained over time. The benefit obtained with verbal training’s procedure, instead with visual-spatial procedure, migth be due not only to the procedures applied but also to the greater familiarity that they present with these stimuli. Future researches should take care about these aspects. It was also demonstrated that the old-old (>75 years old) and young old alduls with mild cognitive impairment improved after this training, although transfer effects were limited. In these cases it migth be useful to modify the training procedure following the specific requests of this target of people.

Un numero crescente di studi si stà interessando alla possibilità di ritardare il declino cognitivo attraverso training di memoria di lavoro. Tuttavia, gli studi presenti in letteratura sono molto eterogenei e non permettono di determinare con certezza quali sono i fattori che favoriscono la generalizzazione e il mantenimento dei benefici a seguito di un training. Di conseguenza sono stati condotti 6 studi per determinare il ruolo dell’età dei partecipanti (studi 1 e 3) della modalità (verbale vs visuo-spaziale) allenata (studi 4, 5 e 6) e per comprendere se questi training possano essere utili per incrementare le abilità cognitive in persone affette da Mild Cognitive Impairment (studio 2) e se possono produrre effetti anche in abilità necessarie per la vita di tutti i giorni. I risultati hanno evidenziato che i training di memoria di lavoro proposti hanno prodotto un incremento della prestazione nelle prove di memoria di lavoro ed in abilità vicine a quella direttamente esercitata. Negli studi in cui è stato utilizzato il training verbale, inoltre, sono stati ottenuti anche effetti di generalizzazione lontani sia in prove sperimentali che in compiti più vicini alla vita quotidiana e questi effetti si sono mantenuti nel tempo. Il vantaggio dell’uso di compiti verbali rispetto a quelli visuo-spaziali, tuttavia, potrebbe essere dovuto non solo alla modalità esercitata ma anche alla maggiore familiarità degli anziani con gli stimoli utilizzati che rendono, inoltre, più facile l’auto-monitoraggio della prestazione. Studi futuri dovranno tenere in considerazione questi aspetti. E’ stato inoltre dimostrato che anche i grandi vecchi e giovani anziani affetti da mild cognitive impairment beneficiano della partecipazione al training anche se gli effetti di generalizzazione sono limitati. In questi casi potrebbe essere utile modificare il training per rispondere alle particolari esigenze di questi tipi di popolazione.

Training di memoria di lavoro nella popolazione anziana: effetti di generalizzazione e mantenimento dei benefici / Zavagnin, Michela. - (2013 Jan 28).

Training di memoria di lavoro nella popolazione anziana: effetti di generalizzazione e mantenimento dei benefici

Zavagnin, Michela
2013

Abstract

Un numero crescente di studi si stà interessando alla possibilità di ritardare il declino cognitivo attraverso training di memoria di lavoro. Tuttavia, gli studi presenti in letteratura sono molto eterogenei e non permettono di determinare con certezza quali sono i fattori che favoriscono la generalizzazione e il mantenimento dei benefici a seguito di un training. Di conseguenza sono stati condotti 6 studi per determinare il ruolo dell’età dei partecipanti (studi 1 e 3) della modalità (verbale vs visuo-spaziale) allenata (studi 4, 5 e 6) e per comprendere se questi training possano essere utili per incrementare le abilità cognitive in persone affette da Mild Cognitive Impairment (studio 2) e se possono produrre effetti anche in abilità necessarie per la vita di tutti i giorni. I risultati hanno evidenziato che i training di memoria di lavoro proposti hanno prodotto un incremento della prestazione nelle prove di memoria di lavoro ed in abilità vicine a quella direttamente esercitata. Negli studi in cui è stato utilizzato il training verbale, inoltre, sono stati ottenuti anche effetti di generalizzazione lontani sia in prove sperimentali che in compiti più vicini alla vita quotidiana e questi effetti si sono mantenuti nel tempo. Il vantaggio dell’uso di compiti verbali rispetto a quelli visuo-spaziali, tuttavia, potrebbe essere dovuto non solo alla modalità esercitata ma anche alla maggiore familiarità degli anziani con gli stimoli utilizzati che rendono, inoltre, più facile l’auto-monitoraggio della prestazione. Studi futuri dovranno tenere in considerazione questi aspetti. E’ stato inoltre dimostrato che anche i grandi vecchi e giovani anziani affetti da mild cognitive impairment beneficiano della partecipazione al training anche se gli effetti di generalizzazione sono limitati. In questi casi potrebbe essere utile modificare il training per rispondere alle particolari esigenze di questi tipi di popolazione.
28-gen-2013
A growing number of studies is focusing on working memory training procedures to delay age-related decline. However, these studies are very heterogeneous and can not be able to determine which factors contribute to the maintenance of training’s benefits and to transfert effects. Six studies were conducted for better understand the role of participans’ age (studies 1-3), the role of the modality (verbal vs visual-spatial) exercited (4-5-6). Moreover, it was explored if these trainings are useful for improving cognitive ability in Mild Cognitive Impairment (studies 2) and if they can lead transfer effects also in ability of everyday life. The results showed that these working memory trainings induced an increase of working memory’s performance and benefits on ability strictly related with trained abilities. In verbal working memory trainings were also obtained far transfer effects in experimental tasks and in tasks that measure ability related to everyday life; these effects were also maintained over time. The benefit obtained with verbal training’s procedure, instead with visual-spatial procedure, migth be due not only to the procedures applied but also to the greater familiarity that they present with these stimuli. Future researches should take care about these aspects. It was also demonstrated that the old-old (>75 years old) and young old alduls with mild cognitive impairment improved after this training, although transfer effects were limited. In these cases it migth be useful to modify the training procedure following the specific requests of this target of people.
training, aging, working memory
Training di memoria di lavoro nella popolazione anziana: effetti di generalizzazione e mantenimento dei benefici / Zavagnin, Michela. - (2013 Jan 28).
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