The presence and the rapid diffusion in Italian children’s life of new media, such as mobile phone, personal computer and the Internet, is broadly recognized both by statistical surveys (Censis, 2007; Istat, 2008; 2009) and by the research. Among national and international studies, three inquiry path particularly interesting from an educational point of view emerge: one deals with the mapping of media uses, stated by frequency, length and function approached (Pira & Marrali, 2007; Mussinelli, 2009); one deals with conceptions about usage, or the meaning children give to their media practices (Downes & Reddacliff, 1997; Leung & Wei, 2000; Livingstone & Bovill, 2001b; Rivoltella, 2006); and the third one deals with the adults’ presence and the guidance or mediation activities of children’s media uses (Bybee et al., 1982; Nathanson, 2001; Nikken & Jansz, 2004; Livingstone, 2007). Many of these aspects are considered into the domestic context, as the family is the first place where meanings, norms and values on media use are supposed to be socialized and negotiated (Pasquier, 2001), according also to the “domestication” theory (Silverstone et al., 1992). The exploratory study here presented investigates the relationships between children and the media – mobile phone, computer and the Internet - inside the domestic context. The research pursues three aims. The first one is finding similarities and differences between the dimensions of meanings that accompany children usage of mobile phone, computer and the Internet. The second one is finding similarities and differences between the dimensions of parental mediation on children’s usage of the three media considered. The third one is finding possible correlations between children’s usage conceptions and their perception of parental mediation activities, to understand if children perceive an educational intervention by parents or if they perceive that parents do not interfere in their interactions with the media, in line with the research on the “bedroom culture” (Bovill & Livingstone, 2001), or with a more general lack of educational presence. Through a closed format questionnaire, self-completed by 272 tweens (Tufte et al., 2005) aged 10 and 11 years, the research surveys practical uses of mobile phone, computer and the Internet, conceptions about media personal experiences and practices, and perceptions about interventions of mediation by parents. All of these aspects are inquired in relation to all the media considered. The data obtained by analyses (percentage frequencies, factor analysis, analysis of variance and analysis of correlation) show: different levels of ownership and media usage, the prevailing media functions experienced, the presence of “others” during the appropriation of the media and in the current use, some dimensions underlying children’s media practices, some dimensions perceived by children of parental mediation, different variables that affect these dimensions, and some relationships among the factors emerged by usage conceptions and by perceptions of parental mediation activity analyses.

La presenza e la rapida diffusione nella vita dei ragazzi italiani dei nuovi media, come il cellulare, il personal computer e Internet, sono ampiamente attestate sia da indagini statistiche (Censis, 2007; Istat, 2008; 2009) sia dalla ricerca scientifica. In merito a quest'ultima, negli studi in ambito nazionale e internazionale si possono individuare tre aree di studio particolarmente interessanti da un punto di vista educativo: una riguarda la mappatura degli usi mediali da parte dei minori, tramite la rilevazione di frequenza, durata e funzioni esperite (Pira & Marrali, 2007; Mussinelli, 2009); un’altra si rivolge alle concezioni legate all’uso, o al senso che i ragazzi attribuiscono alle loro pratiche mediali (Downes & Reddacliff, 1997; Leung & Wei, 2000; Livingstone & Bovill, 2001; Rivoltella, 2006); mentre la terza si occupa di rilevare la presenza degli adulti e delle loro attività di guida - o mediazione - in merito all’uso dei media da parte dei ragazzi (Bybee et al., 1982; Nathanson, 2001; Nikken & Jansz, 2004; Livingstone, 2007). Molti di questi aspetti vengono trattati all’interno del contesto domestico, dal momento che, anche in accordo con la teoria della domestication (Silverstone et al., 1992), la famiglia è il primo luogo in cui significati, norme e valori sull’uso dei media sono socializzati e negoziati (Pasquier, 2001). La ricerca presentata in questo lavoro indaga le relazioni dei ragazzi con i media più diffusi: cellulare, computer e Internet, all’interno del contesto domestico, e persegue tre obiettivi. Il primo consiste nel rilevare analogie e differenze tra le dimensioni di senso che accompagnano il fare mediale dei ragazzi rispetto ai tre media suddetti. Il secondo tende a rilevare analogie e differenze nelle percezioni di mediazione genitoriale riguardo all’utilizzo di tali media da parte dei ragazzi. Il terzo è volto a individuare possibili relazioni tra le concezioni dei ragazzi e le loro percezioni delle attività di mediazione genitoriale, al fine di comprendere se i ragazzi avvertano un intervento educativo dei genitori nel loro rapporto con i media, in linea con la teoria della bedroom culture (Bovill & Livingstone, 2001). Attraverso un questionario auto compilato da 272 tweens (Tufte et al., 2005), ragazzi di 10 e 11 anni, la ricerca indaga: usi di cellulare, computer e Internet, concezioni in merito alle personali esperienze e pratiche con i tre media e percezioni dei ragazzi degli interventi di mediazione genitoriali. L’analisi dei dati - frequenze percentuali, analisi fattoriale, analisi di varianza e analisi di correlazione – evidenzia: diversi livelli di possesso e utilizzo dei tre media da parte dei ragazzi, le principali funzioni esperite, la presenza di “altri” in fase di appropriazione dei media e nell’uso attuale, le dimensioni attorno a cui si aggregano le loro concezioni sull’uso dei media e le loro percezioni della mediazione genitoriale, l’incidenza di alcune variabili indipendenti su queste dimensioni e le principali relazioni tra concezioni d’uso e percezioni di mediazione.

Il fare mediale. Ricerca su usi e concezioni di ragazzi di 10 e 11 anni in merito ai nuovi media (cellulare, computer, internet) in ambito domestico e percezioni dei comportamenti di mediazione genitoriale / Tabone, Sara. - (2010 Jan).

Il fare mediale. Ricerca su usi e concezioni di ragazzi di 10 e 11 anni in merito ai nuovi media (cellulare, computer, internet) in ambito domestico e percezioni dei comportamenti di mediazione genitoriale

Tabone, Sara
2010

Abstract

La presenza e la rapida diffusione nella vita dei ragazzi italiani dei nuovi media, come il cellulare, il personal computer e Internet, sono ampiamente attestate sia da indagini statistiche (Censis, 2007; Istat, 2008; 2009) sia dalla ricerca scientifica. In merito a quest'ultima, negli studi in ambito nazionale e internazionale si possono individuare tre aree di studio particolarmente interessanti da un punto di vista educativo: una riguarda la mappatura degli usi mediali da parte dei minori, tramite la rilevazione di frequenza, durata e funzioni esperite (Pira & Marrali, 2007; Mussinelli, 2009); un’altra si rivolge alle concezioni legate all’uso, o al senso che i ragazzi attribuiscono alle loro pratiche mediali (Downes & Reddacliff, 1997; Leung & Wei, 2000; Livingstone & Bovill, 2001; Rivoltella, 2006); mentre la terza si occupa di rilevare la presenza degli adulti e delle loro attività di guida - o mediazione - in merito all’uso dei media da parte dei ragazzi (Bybee et al., 1982; Nathanson, 2001; Nikken & Jansz, 2004; Livingstone, 2007). Molti di questi aspetti vengono trattati all’interno del contesto domestico, dal momento che, anche in accordo con la teoria della domestication (Silverstone et al., 1992), la famiglia è il primo luogo in cui significati, norme e valori sull’uso dei media sono socializzati e negoziati (Pasquier, 2001). La ricerca presentata in questo lavoro indaga le relazioni dei ragazzi con i media più diffusi: cellulare, computer e Internet, all’interno del contesto domestico, e persegue tre obiettivi. Il primo consiste nel rilevare analogie e differenze tra le dimensioni di senso che accompagnano il fare mediale dei ragazzi rispetto ai tre media suddetti. Il secondo tende a rilevare analogie e differenze nelle percezioni di mediazione genitoriale riguardo all’utilizzo di tali media da parte dei ragazzi. Il terzo è volto a individuare possibili relazioni tra le concezioni dei ragazzi e le loro percezioni delle attività di mediazione genitoriale, al fine di comprendere se i ragazzi avvertano un intervento educativo dei genitori nel loro rapporto con i media, in linea con la teoria della bedroom culture (Bovill & Livingstone, 2001). Attraverso un questionario auto compilato da 272 tweens (Tufte et al., 2005), ragazzi di 10 e 11 anni, la ricerca indaga: usi di cellulare, computer e Internet, concezioni in merito alle personali esperienze e pratiche con i tre media e percezioni dei ragazzi degli interventi di mediazione genitoriali. L’analisi dei dati - frequenze percentuali, analisi fattoriale, analisi di varianza e analisi di correlazione – evidenzia: diversi livelli di possesso e utilizzo dei tre media da parte dei ragazzi, le principali funzioni esperite, la presenza di “altri” in fase di appropriazione dei media e nell’uso attuale, le dimensioni attorno a cui si aggregano le loro concezioni sull’uso dei media e le loro percezioni della mediazione genitoriale, l’incidenza di alcune variabili indipendenti su queste dimensioni e le principali relazioni tra concezioni d’uso e percezioni di mediazione.
gen-2010
The presence and the rapid diffusion in Italian children’s life of new media, such as mobile phone, personal computer and the Internet, is broadly recognized both by statistical surveys (Censis, 2007; Istat, 2008; 2009) and by the research. Among national and international studies, three inquiry path particularly interesting from an educational point of view emerge: one deals with the mapping of media uses, stated by frequency, length and function approached (Pira & Marrali, 2007; Mussinelli, 2009); one deals with conceptions about usage, or the meaning children give to their media practices (Downes & Reddacliff, 1997; Leung & Wei, 2000; Livingstone & Bovill, 2001b; Rivoltella, 2006); and the third one deals with the adults’ presence and the guidance or mediation activities of children’s media uses (Bybee et al., 1982; Nathanson, 2001; Nikken & Jansz, 2004; Livingstone, 2007). Many of these aspects are considered into the domestic context, as the family is the first place where meanings, norms and values on media use are supposed to be socialized and negotiated (Pasquier, 2001), according also to the “domestication” theory (Silverstone et al., 1992). The exploratory study here presented investigates the relationships between children and the media – mobile phone, computer and the Internet - inside the domestic context. The research pursues three aims. The first one is finding similarities and differences between the dimensions of meanings that accompany children usage of mobile phone, computer and the Internet. The second one is finding similarities and differences between the dimensions of parental mediation on children’s usage of the three media considered. The third one is finding possible correlations between children’s usage conceptions and their perception of parental mediation activities, to understand if children perceive an educational intervention by parents or if they perceive that parents do not interfere in their interactions with the media, in line with the research on the “bedroom culture” (Bovill & Livingstone, 2001), or with a more general lack of educational presence. Through a closed format questionnaire, self-completed by 272 tweens (Tufte et al., 2005) aged 10 and 11 years, the research surveys practical uses of mobile phone, computer and the Internet, conceptions about media personal experiences and practices, and perceptions about interventions of mediation by parents. All of these aspects are inquired in relation to all the media considered. The data obtained by analyses (percentage frequencies, factor analysis, analysis of variance and analysis of correlation) show: different levels of ownership and media usage, the prevailing media functions experienced, the presence of “others” during the appropriation of the media and in the current use, some dimensions underlying children’s media practices, some dimensions perceived by children of parental mediation, different variables that affect these dimensions, and some relationships among the factors emerged by usage conceptions and by perceptions of parental mediation activity analyses.
tweens; children's media practices; conceptions; parental mediation; mobile phone; computer; internet.
Il fare mediale. Ricerca su usi e concezioni di ragazzi di 10 e 11 anni in merito ai nuovi media (cellulare, computer, internet) in ambito domestico e percezioni dei comportamenti di mediazione genitoriale / Tabone, Sara. - (2010 Jan).
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