Il ritrovamento in una collezione privata di una interessante Allegoria della Fede porta finalmente un nuovo tassello alla conoscenza dell'attività toscana di di Simone Brentana, attestata dalle fonti (ne parla Bartolomeo Dal Pozzo nel 1718, termine ante quem), ma finora priva di qualsiasi dipinto certo. L'opera resa nota in questa occasione, infatti, recava originariamente sul retro del telaio un sigillo in ceralacca, riconosciuto appartenente alle famiglie Bargagli e Piccolomini, entrambe senesi. Di qui l'identificazione con una tela di analogo soggetto registrata in un inventario del 17 dicembre 1723, proprio della collezione Bargagli. La sostanziale coincidenza delle misure e la corrispondenza del numero 21 tra la cifra segnata sul telaio e la posizione occupata nell'inventario costituiscono ulteriori prove in tal senso. La data "1690" tracciata con grafia antica sulla tela originaria introduce un elemento interessante - anche se problematico - su cui ragionare e costringe a far dialogare questa Allegoria della Fede con le opere del maestro di Brentana, Pietro Negri (1628-1679).

Una nota per Simone Brentana senese

TOMEZZOLI ANDREA
2021

Abstract

Il ritrovamento in una collezione privata di una interessante Allegoria della Fede porta finalmente un nuovo tassello alla conoscenza dell'attività toscana di di Simone Brentana, attestata dalle fonti (ne parla Bartolomeo Dal Pozzo nel 1718, termine ante quem), ma finora priva di qualsiasi dipinto certo. L'opera resa nota in questa occasione, infatti, recava originariamente sul retro del telaio un sigillo in ceralacca, riconosciuto appartenente alle famiglie Bargagli e Piccolomini, entrambe senesi. Di qui l'identificazione con una tela di analogo soggetto registrata in un inventario del 17 dicembre 1723, proprio della collezione Bargagli. La sostanziale coincidenza delle misure e la corrispondenza del numero 21 tra la cifra segnata sul telaio e la posizione occupata nell'inventario costituiscono ulteriori prove in tal senso. La data "1690" tracciata con grafia antica sulla tela originaria introduce un elemento interessante - anche se problematico - su cui ragionare e costringe a far dialogare questa Allegoria della Fede con le opere del maestro di Brentana, Pietro Negri (1628-1679).
2021
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