Nei due decenni che vanno dal 1946 al 1966, anni di profondo mutamento sociale e pedagogico in Italia, tra le pagine di Scuola Italiana Moderna si discute della formazione e del ruolo del Direttore didattico e della Direttrice didattica. Gli interventi dei pedagogisti di area cattolica (le principali irme della Rivista), le proposte che arrivano in Redazione dai lettori e la particolare Rubrica Resurgent – nella quale trovano spazio i necrologi – contribuiscono a tracciare il ritratto di coloro che hanno ricoperto questa carica: af iorano la persona e il professionista, o la professionista, della scuola. Queste fonti, considerate quantitativamente e soprattutto qualitativamente, sono utili per comprendere sia quale fosse la reale funzione del Direttore e della Direttrice, sia quale fosse la rappresentazione che di quel ruolo si voleva veicolare al vasto pubblico dei lettori. Quella che oggi possiamo denominare “memoria collettiva” di questi uomini e donne di scuola si è costruita, infatti, anche nelle pagine della diffusissima rivista magistrale.
Tra missione e memoria. Direttori e Direttrici del dopoguerra nelle pagine di Scuola Italiana Moderna
c. callegari
2022
Abstract
Nei due decenni che vanno dal 1946 al 1966, anni di profondo mutamento sociale e pedagogico in Italia, tra le pagine di Scuola Italiana Moderna si discute della formazione e del ruolo del Direttore didattico e della Direttrice didattica. Gli interventi dei pedagogisti di area cattolica (le principali irme della Rivista), le proposte che arrivano in Redazione dai lettori e la particolare Rubrica Resurgent – nella quale trovano spazio i necrologi – contribuiscono a tracciare il ritratto di coloro che hanno ricoperto questa carica: af iorano la persona e il professionista, o la professionista, della scuola. Queste fonti, considerate quantitativamente e soprattutto qualitativamente, sono utili per comprendere sia quale fosse la reale funzione del Direttore e della Direttrice, sia quale fosse la rappresentazione che di quel ruolo si voleva veicolare al vasto pubblico dei lettori. Quella che oggi possiamo denominare “memoria collettiva” di questi uomini e donne di scuola si è costruita, infatti, anche nelle pagine della diffusissima rivista magistrale.Pubblicazioni consigliate
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