Geografie letterarie del lavoro. La «produzione dello spazio» nella narrativa veneta contemporanea

Questo contributo guarda alle «geografie letterarie del lavoro» attraverso due romanzi contemporanei che raccontano il Veneto degli anni Dieci del Duemila, nella sua dimensione urbana e montana. La prospettiva geo-letteraria qui adottata si costruisce attorno ad un impianto interdisciplinare che intreccia la critica tematica ai più recenti studi delle labour geographies. Il lavoro dà forma alle trame dei romanzi di Antonio Giacomo Bortoluzzi, Come si fanno le cose (2019), e di Francesco Targhetta, Le vite potenziali (2018). L’analisi delle geografie letterarie del lavoro in queste due opere pone lo sguardo sulle forme attraverso cui il lavoro contribuisce alla produzione dello spazio geografico, come di quello narrativo; permette inoltre di osservare come gli spazi della produzione siano a loro volta alla base di una serie di dinamiche, pratiche e relazioni spaziali di interesse geografico, oltre che letterario.