L’attacco russo all’Ucraina ha indotto l’Europa a mettere fine alla dipendenza energetica da Mosca. I paesi UE più esposti su quel fronte hanno diversificato le proprie fonti di approvvigionamento. Buona parte di queste sono ora situate nel mondo della Mezzaluna. Soluzione obbligata che produce nuovi vincoli: forse meno problematici ma, comunque, pur sempre tali. Per rendersi autonoma da Mosca e uniformarsi alle scelte occidentali, l’Italia si è rivolta a antichi e nuovi partner. Algeria e Libia, innanzitutto, dove la storica presenza Eni ha consentito di incrementare le importazioni di gas e petrolio, ma anche Azerbaigian, Arabia Saudita, Qatar. Senza tralasciare, Egitto e Turchia, decisi a sfruttare i promettenti giacimenti di “oro blu” nel Mediterraneo Orientale. La politica verso il mondo islamico diventa, dunque, sempre più rilevante per l’Italia. Nell’era delle interdipendenze globali, legate non solo agli scambi economici ma anche ai flussi migratori e alle conseguenti trasformazioni culturali delle società occidentali, i nuovi vincoli, però, non attengono solo alla politica energetica o a quella estera ma possono riverberarsi anche su quella interna. Scelte che in precedenza coinvolgevano solo l’ambito nazionale possono ora diventare oggetto di implicita o esplicita discussione, negoziazione, accordo o conflitto, tra chi esporta e chi importa idrocarburi.

Geopolitica e nuovi vincoli. Il caso Italia.

Renzo Guolo
2023

Abstract

L’attacco russo all’Ucraina ha indotto l’Europa a mettere fine alla dipendenza energetica da Mosca. I paesi UE più esposti su quel fronte hanno diversificato le proprie fonti di approvvigionamento. Buona parte di queste sono ora situate nel mondo della Mezzaluna. Soluzione obbligata che produce nuovi vincoli: forse meno problematici ma, comunque, pur sempre tali. Per rendersi autonoma da Mosca e uniformarsi alle scelte occidentali, l’Italia si è rivolta a antichi e nuovi partner. Algeria e Libia, innanzitutto, dove la storica presenza Eni ha consentito di incrementare le importazioni di gas e petrolio, ma anche Azerbaigian, Arabia Saudita, Qatar. Senza tralasciare, Egitto e Turchia, decisi a sfruttare i promettenti giacimenti di “oro blu” nel Mediterraneo Orientale. La politica verso il mondo islamico diventa, dunque, sempre più rilevante per l’Italia. Nell’era delle interdipendenze globali, legate non solo agli scambi economici ma anche ai flussi migratori e alle conseguenti trasformazioni culturali delle società occidentali, i nuovi vincoli, però, non attengono solo alla politica energetica o a quella estera ma possono riverberarsi anche su quella interna. Scelte che in precedenza coinvolgevano solo l’ambito nazionale possono ora diventare oggetto di implicita o esplicita discussione, negoziazione, accordo o conflitto, tra chi esporta e chi importa idrocarburi.
2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3469901
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