Il saggio prende in esame la figura del narratore nei poemi riconducibili alla variegata galassia dell’eroicomico e composti entro la prima metà del Seicento. L’analisi si concentra in particolare sulle zone liminari del canto (proemio e congedo) e prova ad evidenziare il modo in ciascun poeta interpreta il ruolo della voce narrante, attribuendole con più o meno frequenza funzioni cognitive e/o metadiscorsive, e conferendole talora tratti autobiografici. Ne emerge un quadro sfaccettato, che conferma l’eterogeneità dei testi ascritti all’eroicomico e il rapporto in ogni opera differente con i grandi modelli cinquecenteschi del Furioso e della Liberata.
“Senza metodo e senza imitazione”. Proemi e congedi nel poema eroicomico del primo Seicento, in «AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista Di Epica», 3 (2), 53–91.
Bellomo Leonardo
2022
Abstract
Il saggio prende in esame la figura del narratore nei poemi riconducibili alla variegata galassia dell’eroicomico e composti entro la prima metà del Seicento. L’analisi si concentra in particolare sulle zone liminari del canto (proemio e congedo) e prova ad evidenziare il modo in ciascun poeta interpreta il ruolo della voce narrante, attribuendole con più o meno frequenza funzioni cognitive e/o metadiscorsive, e conferendole talora tratti autobiografici. Ne emerge un quadro sfaccettato, che conferma l’eterogeneità dei testi ascritti all’eroicomico e il rapporto in ogni opera differente con i grandi modelli cinquecenteschi del Furioso e della Liberata.File | Dimensione | Formato | |
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