La valutazione d’azienda richiede la capacità di individuare le determinanti del valore e la ragionevolezza delle ipotesi sottostanti alla loro conservazione o sviluppo. Dottrina e prassi hanno promosso un’ampia gamma di approcci estimativi capaci di rappresentare correttamente il fenomeno aziendale, parziale o nella sua interezza. Ogni approccio richiede, tuttavia, conformazioni e adattamenti alla fattispecie oggetto di indagine (Corbella et al., 2020; Guatri e Bini, 2009). Scopo di questo articolo è proporre alcuni spunti di riferimento utili all’esperto valutatore (d’ora in poi anche semplicemente “l’esperto” o “il valutatore”) nello svolgimento del procedimento valutativo quando l’oggetto di stima è rappresentato da un’azienda in cui la presenza della “famiglia” assume una portata significativa. Il sistema economico familiare è caratterizzato da un duplice generatore di valore: la diffusa presenza sul territorio e il contesto sociale. Le aziende a conduzione familiare rappresentano circa il 73% di quelle operanti in Italia, dove impiegano oltre la metà della forza lavoro. Sono dati coerenti con il contesto europeo, in cui, ad esempio, il 79% delle aziende tedesche e l’83% delle aziende francesi sono caratterizzate da una matrice familiare. Il rilievo di queste imprese emerge anche analizzando la loro incidenza sul PIL, compresa, a seconda del periodo e della forma di rilevazione, tra il 70 e il 90% (Mazzi, 2022; Prencipe et al., 2014). Sotto il profilo sociale si tratta di aziende solitamente capaci di instaurare un legame stretto con il territorio, nel rispetto delle esigenze economiche delle comunità locali e della sostenibilità del contesto (Carrillo-Hermosilla et al., 2010). Le aziende familiari di minori dimensioni manifestano anche un legame nei confronti delle radici storiche, delle idee e dei valori della famiglia (Lattanzi e Longo, 2022). L’idea che l’esperto possa incontrare minori difficoltà nella stima di queste aziende perché di solito si tratta di imprese piccole si scontra con la necessità di considerare in ogni caso, e quindi indipendentemente dalle dimensioni della target, gli effetti distintivi del contesto familiare. Il presente contributo è dedicato alle caratteristiche della valutazione delle aziende familiari, individuando anzitutto i tratti distintivi di maggior rilievo in ottica valutativa, ed esaminando poi gli assestamenti al processo estimativo che si rendono opportuni per una loro corretta considerazione.

Profili di criticità nella valutazione delle aziende familiari e assestamenti conseguenti

Camilla Ciappei
;
2022

Abstract

La valutazione d’azienda richiede la capacità di individuare le determinanti del valore e la ragionevolezza delle ipotesi sottostanti alla loro conservazione o sviluppo. Dottrina e prassi hanno promosso un’ampia gamma di approcci estimativi capaci di rappresentare correttamente il fenomeno aziendale, parziale o nella sua interezza. Ogni approccio richiede, tuttavia, conformazioni e adattamenti alla fattispecie oggetto di indagine (Corbella et al., 2020; Guatri e Bini, 2009). Scopo di questo articolo è proporre alcuni spunti di riferimento utili all’esperto valutatore (d’ora in poi anche semplicemente “l’esperto” o “il valutatore”) nello svolgimento del procedimento valutativo quando l’oggetto di stima è rappresentato da un’azienda in cui la presenza della “famiglia” assume una portata significativa. Il sistema economico familiare è caratterizzato da un duplice generatore di valore: la diffusa presenza sul territorio e il contesto sociale. Le aziende a conduzione familiare rappresentano circa il 73% di quelle operanti in Italia, dove impiegano oltre la metà della forza lavoro. Sono dati coerenti con il contesto europeo, in cui, ad esempio, il 79% delle aziende tedesche e l’83% delle aziende francesi sono caratterizzate da una matrice familiare. Il rilievo di queste imprese emerge anche analizzando la loro incidenza sul PIL, compresa, a seconda del periodo e della forma di rilevazione, tra il 70 e il 90% (Mazzi, 2022; Prencipe et al., 2014). Sotto il profilo sociale si tratta di aziende solitamente capaci di instaurare un legame stretto con il territorio, nel rispetto delle esigenze economiche delle comunità locali e della sostenibilità del contesto (Carrillo-Hermosilla et al., 2010). Le aziende familiari di minori dimensioni manifestano anche un legame nei confronti delle radici storiche, delle idee e dei valori della famiglia (Lattanzi e Longo, 2022). L’idea che l’esperto possa incontrare minori difficoltà nella stima di queste aziende perché di solito si tratta di imprese piccole si scontra con la necessità di considerare in ogni caso, e quindi indipendentemente dalle dimensioni della target, gli effetti distintivi del contesto familiare. Il presente contributo è dedicato alle caratteristiche della valutazione delle aziende familiari, individuando anzitutto i tratti distintivi di maggior rilievo in ottica valutativa, ed esaminando poi gli assestamenti al processo estimativo che si rendono opportuni per una loro corretta considerazione.
2022
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3471680
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