Il ritrovamento del patogeno vegetale Xylella fastidiosa in Salento (regione geografica situata nell’estremità sudorientale d’Italia) ha portato nel 2015 alla dichiarazione di uno stato di emergenza fitosanitaria. In questo contributo la temporalità dell’emergenza, all’interno della quale si collocano gli interventi scientifici ed istituzionali, è esaminata criticamente in comparazione con l’emergere delle temporalità della cura. Attraverso una ricerca di campo collettiva e transdisciplinare condotta (e ancora in corso) in Salento, questo articolo sottolineerà come le risposte politiche, epistemiche, relazionali ed interspecifiche messe in atto dalla parte della popolazione locale hanno rappresentato non solo una risposta al disastro ecologico, ma anche al management emergenziale della crisi. In particolare, ci concentreremo sul ruolo della tecnoscienza e l’importanza delle pratiche di cura dei suoli attraverso le riflessioni sulla cura portate avanti da María Puig de la Bellacasa. Interrogandoci, in fine, sull’utilizzo da parte dei management politici del paradigma emergenziale come risposta alle crisi ambientali dell’Antropocene. Le temporalità della cura appaiono come un orizzonte di pratiche che diviene necessario realizzare, attraverso le quali ricomporre una sincronia e una corrispondenza temporale con le entità non-umane.
“L’emergenza la sentivi ovunque” Temporalità e Confini della Tecnoscienza e della Cura nell’epidemia di Xylella fastidiosa in Salento
Enrico Milazzo;
2021
Abstract
Il ritrovamento del patogeno vegetale Xylella fastidiosa in Salento (regione geografica situata nell’estremità sudorientale d’Italia) ha portato nel 2015 alla dichiarazione di uno stato di emergenza fitosanitaria. In questo contributo la temporalità dell’emergenza, all’interno della quale si collocano gli interventi scientifici ed istituzionali, è esaminata criticamente in comparazione con l’emergere delle temporalità della cura. Attraverso una ricerca di campo collettiva e transdisciplinare condotta (e ancora in corso) in Salento, questo articolo sottolineerà come le risposte politiche, epistemiche, relazionali ed interspecifiche messe in atto dalla parte della popolazione locale hanno rappresentato non solo una risposta al disastro ecologico, ma anche al management emergenziale della crisi. In particolare, ci concentreremo sul ruolo della tecnoscienza e l’importanza delle pratiche di cura dei suoli attraverso le riflessioni sulla cura portate avanti da María Puig de la Bellacasa. Interrogandoci, in fine, sull’utilizzo da parte dei management politici del paradigma emergenziale come risposta alle crisi ambientali dell’Antropocene. Le temporalità della cura appaiono come un orizzonte di pratiche che diviene necessario realizzare, attraverso le quali ricomporre una sincronia e una corrispondenza temporale con le entità non-umane.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
“L’emergenza+la+sentivi+ovunque.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Published (publisher's version)
Licenza:
Accesso libero
Dimensione
964.13 kB
Formato
Adobe PDF
|
964.13 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.