Triade dell’atleta: studio trasversale sui determinanti dell’irregolarità mestruale nella popolazione femminile praticante sport.

INTRODUZIONE La Triade dell’Atleta è una condizione metabolica che colpisce donne che svolgono attività fisica; è caratterizzata da ridotta disponibilità energetica (in presenza/assenza di disturbi alimentari), irregolarità mestruali e ridotta mineralizzazione ossea. Singolarmente i parametri di definizione hanno una prevalenza degna di nota in tutte le fasce d’età e livelli agonistici; la triade completa ha una prevalenza tre volte maggiore tra le atlete che praticano lean sport (che enfatizzano l’estetica o sono organizzati per categorie di peso, es. danza, ginnastica). L’obiettivo di studio è stato di indagare i fattori di rischio per l’insorgenza di irregolarità mestruale in una popolazione di donne praticanti sport. MATERIALI E METODI È stato condotto uno studio trasversale su 288 donne di età compresa tra i 15 e i 40 anni praticanti sport, cui è stato somministrato un test per la raccolta dei dati su: età, tabagismo, aderenza a una dieta, utilizzo di integratori, numero di allenamenti per settimana e durata media, tipologia di sport, percezione della competitività, BMI e percezione dell’immagine corporea. L’effetto delle singole variabili sull’insorgenza di irregolarità mestruale è stato valutato tramite un’analisi di regressione logistica. RISULTATI Nel complesso, il 33% delle donne presenta irregolarità mestruali, con una differenza significativa tra coloro che praticano lean sport rispetto a sport non-lean (41,1% vs 25,4%; p=0,007). È emerso che praticare lean sport incrementa il rischio di sviluppare disfunzioni mestruali (AOR=2,02; 95%CI:1,13-3,62) rispetto a sport non-lean. Nelle atlete con ciclo mestruale irregolare, il 27,4% sovrastima la propria immagine corporea rispetto alle donne con ciclo regolare (10,9%; p=0,001). La tendenza alla sovrastima corporea è associata ad un incremento del rischio di sviluppare irregolarità mestruali (AOR=3,83; 95%CI: 1,74-8,46). CONCLUSIONI Il nostro studio supporta la mole di evidenze in letteratura in merito all’incremento del rischio di sviluppare disfunzioni mestruali per le atlete di lean sport. La tendenza dismorfofobica, internalizzata dalle donne nella gran parte delle regioni geografiche, trova in questa specifica categoria di atlete dei soggetti maggiormente suscettibili per via della natura peculiare degli sport che praticano, discipline in cui l’esecuzione tecnica si interseca con le qualità estetiche dell’atleta al momento del giudizio della performance. Campagne informative e di screening con target specifico risultano necessarie, anche per gli atleti maschi alla luce delle nuove evidenze che dimostrano l’esistenza di una forma maschile della triade e l’esigenza di una concezione in forma di spettro della condizione per una più accurata diagnosi precoce.