L’entrata del territorio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nell’elenco dei Patrimoni mondiali UNESCO risulta un’occasione per consacrare, confermare e preservare nel tempo un territorio che viene gestito da anni come estesa area di produzione tra le più redditizie nell’ambito vitivinicolo veneto ed italiano garantendone la tipicità e il terroir stesso. Si ritiene però necessario porre ulteriore attenzione alle caratteristiche naturalistiche e ambientali necessarie per una viticoltura più sostenibile relazionandosi a queste tematiche in modo più approfondito ed oculato, riconoscendo il valore e la potenzialità della biodiversità e del paesaggio come fattori attivi della produzione. Una conduzione agronomica più sostenibile è possibile tramite l’utilizzo di metodi innovativi su questo territorio al fi ne di ridurre gli eventi di erosione del suolo e la perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici. Lo studio continuo degli ecosistemi, anche utilizzando bioindicatori, e la conoscenza e possibile scoperta di sempre nuovi endemiti possono accrescere e caratterizzare in modo più diretto il valore del terroir ed il valore intrinseco del prodotto stesso.
La biodiversità, l’UNESCO, il prosecco e la qualità ambientale
Federico Gavinelli
2023
Abstract
L’entrata del territorio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nell’elenco dei Patrimoni mondiali UNESCO risulta un’occasione per consacrare, confermare e preservare nel tempo un territorio che viene gestito da anni come estesa area di produzione tra le più redditizie nell’ambito vitivinicolo veneto ed italiano garantendone la tipicità e il terroir stesso. Si ritiene però necessario porre ulteriore attenzione alle caratteristiche naturalistiche e ambientali necessarie per una viticoltura più sostenibile relazionandosi a queste tematiche in modo più approfondito ed oculato, riconoscendo il valore e la potenzialità della biodiversità e del paesaggio come fattori attivi della produzione. Una conduzione agronomica più sostenibile è possibile tramite l’utilizzo di metodi innovativi su questo territorio al fi ne di ridurre gli eventi di erosione del suolo e la perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici. Lo studio continuo degli ecosistemi, anche utilizzando bioindicatori, e la conoscenza e possibile scoperta di sempre nuovi endemiti possono accrescere e caratterizzare in modo più diretto il valore del terroir ed il valore intrinseco del prodotto stesso.Pubblicazioni consigliate
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