Classicamente le funzioni esecutive, o controllo cognitivo (CC), sono state associate all’azione top-down di meccanismi di controllo cognitivo che consentono la messa in atto consapevole di comportamento organizzato sulla base di richieste esplicite. Questi meccanismi sono stati tradizionalmente contrapposti a quelli automatici, impliciti e bottom-up dell’apprendimento associativo. Nel presente lavoro si ripercorrono i principali contributi che hanno supportato tale visione teorica per introdurre di seguito la recente «Prospettiva dell’Apprendimento sul Controllo Cognitivo» (Abrahamse et al., 2016), che adotta una visione dimensionale del CC considerato come proprietà emergente del sistema cognitivo, in parte plasmato dalle caratteristiche implicite di regolarità e contingenza presenti nell’ambiente. All’interno di questa prospettiva i meccanismi impliciti assumono un ruolo centrale nel costruire la capacità di usare un comportamento finalizzato e consentono una gestione ottimale delle risorse cognitive grazie all’adozione di strategie di controllo reattive e proattive. Infine, vengono discusse le implicazioni di questa nuova corrente teorica per le traiettorie di sviluppo e le possibili applicazioni nella pratica clinica.

Chi controlla i controllori? Una rivisitazione del concetto di «top-down» nelle funzioni esecutive e relative implicazioni per lo sviluppo cognitivo tipico e atipico

Giovanni Mento
;
Lisa Toffoli
2023

Abstract

Classicamente le funzioni esecutive, o controllo cognitivo (CC), sono state associate all’azione top-down di meccanismi di controllo cognitivo che consentono la messa in atto consapevole di comportamento organizzato sulla base di richieste esplicite. Questi meccanismi sono stati tradizionalmente contrapposti a quelli automatici, impliciti e bottom-up dell’apprendimento associativo. Nel presente lavoro si ripercorrono i principali contributi che hanno supportato tale visione teorica per introdurre di seguito la recente «Prospettiva dell’Apprendimento sul Controllo Cognitivo» (Abrahamse et al., 2016), che adotta una visione dimensionale del CC considerato come proprietà emergente del sistema cognitivo, in parte plasmato dalle caratteristiche implicite di regolarità e contingenza presenti nell’ambiente. All’interno di questa prospettiva i meccanismi impliciti assumono un ruolo centrale nel costruire la capacità di usare un comportamento finalizzato e consentono una gestione ottimale delle risorse cognitive grazie all’adozione di strategie di controllo reattive e proattive. Infine, vengono discusse le implicazioni di questa nuova corrente teorica per le traiettorie di sviluppo e le possibili applicazioni nella pratica clinica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3495775
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact