Fin dalla riforma di cui al d.p.r. n. 636/1972 la Cassazione ha interpretato le disposizioni che predeterminano gli atti impugnabili nel processo tributario in modo da estendere le possibilità di ricorrere, fino ad ammettere il ricorso quando una pretesa fiscale sia espressa in modo da far sorgere un interesse ad agire o quando gli atti "tipici" non siano stati validamente notificati. D'altra parte, il legislatore ha continuato a modificare quelle norme palesando la sua volontà di riservarsi le scelte in materia, e da ultimo ha limitato i casi di ricorso contro ruoli e cartelle di pagamento invalidamente notificati, regola che la Cassazione ha invece accettato, adducendo alcuni argomenti i quali sembrano però compromettere le possibilità di difesa dei soggetti passivi anche oltre la sua sfera di applicazione.
Gli indirizzi della Cassazione in materia di atti impugnabili tra norme e principi
roberto Schiavolin
2023
Abstract
Fin dalla riforma di cui al d.p.r. n. 636/1972 la Cassazione ha interpretato le disposizioni che predeterminano gli atti impugnabili nel processo tributario in modo da estendere le possibilità di ricorrere, fino ad ammettere il ricorso quando una pretesa fiscale sia espressa in modo da far sorgere un interesse ad agire o quando gli atti "tipici" non siano stati validamente notificati. D'altra parte, il legislatore ha continuato a modificare quelle norme palesando la sua volontà di riservarsi le scelte in materia, e da ultimo ha limitato i casi di ricorso contro ruoli e cartelle di pagamento invalidamente notificati, regola che la Cassazione ha invece accettato, adducendo alcuni argomenti i quali sembrano però compromettere le possibilità di difesa dei soggetti passivi anche oltre la sua sfera di applicazione.Pubblicazioni consigliate
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