La (non) trasferibilità della garanzia non accessoria

L’articolo analizza la natura giuridica della garanzia prestata dai Confidi iscritti ex art. 106 T.U.B., affermandone la non riconducibilità al modello codicistico della fideiussione. L'a. evidenzia che il rapporto tra banca e Confidi realizza una condivisione del rischio di credito più vicina a una funzione di cofinanziamento che a una mera garanzia personale. La garanzia dei Confidi è quindi sussidiaria e autonoma rispetto al rapporto principale, con funzione indennitaria e mutualistica, e non solidale con le altre garanzie personali. Da tale autonomia discende che, in caso di cessione del credito, la garanzia non si trasferisce automaticamente ai sensi dell’art. 1263 c.c., ma richiede il consenso del Confidi ex art. 1406 c.c. L’autore conclude che questa impostazione, confermata anche dalla giurisprudenza, tutela la specificità del ruolo dei Confidi nel sistema finanziario e delimita la portata del principio accessorium sequitur principale alle sole garanzie di tipo accessorio.