«La Terra Promessa», la raccolta ungarettiana del 1950, è, insieme al rapporto di Ungaretti con la pittura informale di Fautrier, alla poesia pura, alla storia e al significato della raccolta Morte delle stagioni, alla presenza del mito nella poesia e nella prosa ungarettiane, l’oggetto dello studio di Maria Carla Papini, che scandaglia ogni singolo componimento, mediandone la lettura con continui richiami all’intero macrotesto ungarettiano e alle varianti che costellano gli scartafacci del Fondo Ungaretti presso l’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze.

Rec. a Maria Carla Papini, «La Terra Promessa» e altri saggi su Ungaretti, Pisa, Edizioni ETS, 2018

Antonio D'Ambrosio
2019

Abstract

«La Terra Promessa», la raccolta ungarettiana del 1950, è, insieme al rapporto di Ungaretti con la pittura informale di Fautrier, alla poesia pura, alla storia e al significato della raccolta Morte delle stagioni, alla presenza del mito nella poesia e nella prosa ungarettiane, l’oggetto dello studio di Maria Carla Papini, che scandaglia ogni singolo componimento, mediandone la lettura con continui richiami all’intero macrotesto ungarettiano e alle varianti che costellano gli scartafacci del Fondo Ungaretti presso l’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze.
2019
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