L’azzardo di Hamas. Gli obiettivi dell’attacco strategico a Israele

Quello del 7 ottobre non è un attacco destinato a chiudersi, come in altre occasioni, con una pur dura reazione di Israele su Gaza e il successivo ripristinarsi di uno “stato di quiete” destinato a durare sino a una fiammata successiva e a non mutare lo scenario del conflitto. Si tratta, piuttosto, di un tipico attacco strategico, mirato a incidere profondamente nel contesto mediorientale. In caso contrario, Hamas - che certo non poteva non mettere in conto, dopo il colpo inferto, la scelta israeliana di reagire con una guerra destinata alla “distruzione” dell’organizzazione islamista palestinese- non avrebbe messo a rischio la sua stessa esistenza . Colpendo Israele, l'organizzazione islamista mirava a impedire che gli accordi di Abramo fossero siglati dall'Arabia Saudita, relegando la questione palestinese nel dimenticatoio , e a delegittimare la debole leadership dell'Anp, ritenuta connivente con l'occupante, Una sfida che, per le implicazioni politiche e di sicurezza, rischia di precipitare Gaza, e non solo, in un conflitto assai più duro e complesso di quelli visti in passato.