La riflessione medievale sulle passioni e sugli affetti dell’anima è stata a lungo trascurata nel panorama degli studi filosofici. A partire dagli inizi del secolo scorso, e in particolar modo negli ultimi decenni, tale tendenza si è invertita, registrando la pubblicazione di numerosi contributi scientifici sull’argomento. I pensatori che, più di tutti, hanno beneficiato di analisi estese e accurate sono stati, come è facile immaginare, Agostino e Tommaso. Non mancano, in tal senso, studi sul recupero e sul confronto operato dall’Aquinate nei confronti della riflessione elaborata dall’Ipponense, per ciò che concerne, nello specifico, gli aspetti relativi alla natura generale e alla valenza morale delle passioni. Inserendosi nel solco aperto da tali studi ma auspicando di estenderne i confini, la ricerca intende considerare integralmente la trattazione tommasiana di STh. I-II, qq. 42-48, ricostruendo la presenza dei riferimenti espliciti ad Agostino e alle sue opere, e facendo questi ultimi, singolarmente e nel loro insieme, oggetto di catalogazione, presentazione contenutistica e descrizione argomentativo-dottrinale. L’esito dell’indagine, dal quale emerge un quadro maggiormente ricco e dettagliato di quello intenzionalmente prodotto dagli studi precedenti rispetto all’eredità della riflessione di Agostino nel pensiero tommasiano, può a propria volta rappresentare un nuovo e più aggiornato punto di partenza per ulteriori ricerche future.

Passioni dell’anima. Ricognizione dei riferimenti ad Agostino in "Summa Theologiae" I-II, qq. 22-48

enrico moro
Writing – Original Draft Preparation
2024

Abstract

La riflessione medievale sulle passioni e sugli affetti dell’anima è stata a lungo trascurata nel panorama degli studi filosofici. A partire dagli inizi del secolo scorso, e in particolar modo negli ultimi decenni, tale tendenza si è invertita, registrando la pubblicazione di numerosi contributi scientifici sull’argomento. I pensatori che, più di tutti, hanno beneficiato di analisi estese e accurate sono stati, come è facile immaginare, Agostino e Tommaso. Non mancano, in tal senso, studi sul recupero e sul confronto operato dall’Aquinate nei confronti della riflessione elaborata dall’Ipponense, per ciò che concerne, nello specifico, gli aspetti relativi alla natura generale e alla valenza morale delle passioni. Inserendosi nel solco aperto da tali studi ma auspicando di estenderne i confini, la ricerca intende considerare integralmente la trattazione tommasiana di STh. I-II, qq. 42-48, ricostruendo la presenza dei riferimenti espliciti ad Agostino e alle sue opere, e facendo questi ultimi, singolarmente e nel loro insieme, oggetto di catalogazione, presentazione contenutistica e descrizione argomentativo-dottrinale. L’esito dell’indagine, dal quale emerge un quadro maggiormente ricco e dettagliato di quello intenzionalmente prodotto dagli studi precedenti rispetto all’eredità della riflessione di Agostino nel pensiero tommasiano, può a propria volta rappresentare un nuovo e più aggiornato punto di partenza per ulteriori ricerche future.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3512506
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