Gli effetti delle decisioni della AGCM nei giudizi civili: analisi di una anomalia necessaria

Premessa una breve ricognizione del modello di coordinamento introdotto dell’art. 7.1 d.lgs. n. 3/2017, si intende dare conto degli assai diversificati percorsi qui sperimentati dalla dottrina per ambientare la “anomalia” entro la cornice sistematica del processo civile. Quale che sia la preferita qualificazione, si osserva che la limitazione della libera valutazione del giudice ad opera di una pronuncia non giurisdizionale – pur giustificata dall’obiettivo di valorizzare la speciale competenza dell’Autorità ed agevolare il contenzioso civile – non corrisponde alla regola nel nostro ordinamento e deve pertanto essere contenuta entro limiti ragionevoli. Il contributo si concentra quindi su taluni aspetti applicativi tuttora controversi ed indaga in particolare, alla luce della più recente elaborazione giurisprudenziale delle Corti comunitarie, il tema della perimetrazione dell’ambito applicativo oggettivo e soggettivo della previsione.