Il saggio propone una lettura stilistica di I cani del Sinai di Franco Fortini (1967). Si discuterà dapprima la complessa questione del genere letterario del libro, che unisce invettiva, autobiografismo, diarismo e saggismo all’interno di una forma organica, ma non catalogabile secondo criteri univoci. In secondo luogo si osserveranno i due distinti modelli di sintassi che attraversano il libro: l’uno secco, telegrafico e a tendenza nominale; l’altro lungo e ricco di incisi. Sul versante tematico e lessicale, si guarderà alla presenza diffusa dei verbi di memoria e di conoscenza e di una sfera semantica legata alla colpa e alla vergogna. Nell’ultima parte del saggio verranno quindi analizzate le forme di ripetizione insieme alle figure della correctio e dell’enumerazione, discutendo le funzioni che di volta in volta queste assumono nel testo.
I Cani del Sinai di Franco Fortini. Un profilo stilistico
Alessandra Perongini
2024
Abstract
Il saggio propone una lettura stilistica di I cani del Sinai di Franco Fortini (1967). Si discuterà dapprima la complessa questione del genere letterario del libro, che unisce invettiva, autobiografismo, diarismo e saggismo all’interno di una forma organica, ma non catalogabile secondo criteri univoci. In secondo luogo si osserveranno i due distinti modelli di sintassi che attraversano il libro: l’uno secco, telegrafico e a tendenza nominale; l’altro lungo e ricco di incisi. Sul versante tematico e lessicale, si guarderà alla presenza diffusa dei verbi di memoria e di conoscenza e di una sfera semantica legata alla colpa e alla vergogna. Nell’ultima parte del saggio verranno quindi analizzate le forme di ripetizione insieme alle figure della correctio e dell’enumerazione, discutendo le funzioni che di volta in volta queste assumono nel testo.Pubblicazioni consigliate
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