Il ritiro sociale è un fenomeno complesso, che richiede un approccio multidimensionale in grado di avvicinare e di integrare punti di vista diversi, che fanno capo a discipline differenti. Lo scopo di questo volume è proprio quello di mettere a confronto diversi approcci: sociologico, pedagogico, familiare, sociale, educativo, psicologico, psichiatrico, letterario e di ricerca. Benché possa riguardare tutte le età della vita, è in adolescenza che il ritiro sociale si manifesta più frequentemente, quando le rappresentazioni mentali vanno incontro a importanti trasformazioni e l’adolescente è chiamato a rispondere a compiti evolutivi specifici. L’adolescente ritirato vive nella casa dei genitori, non può o non vuole avere una vita sociale - andare a scuola o lavorare – e non ha amici intimi da almeno sei mesi. Questa condizione è indipendente da un fallimento scolastico, professionale o affettivo, e non si accompagna necessariamente a un eccesso di pratiche digitali. Superando la dimensione valutativa e interpretativa del fenomeno, il volume si avvale anche di contributi propositivi, per rispondere alle diverse situazioni di ritiro con interventi educativi e terapeutici adeguati, finalizzati alla risocializzazione. Data la multifattorialità del fenomeno, il trattamento non può che essere multifocale, privilegiando le attività di gruppo per sviluppare motivazione all’apprendimento e competenze relazionali, ma evitando ogni aspetto competitivo: la presa in carico dell’adolescente ritirato parte proprio dal testimoniargli che lo si accetta com’è, che non c’è giudizio né valutazione dei suoi risultati.
Il ritiro sociale in adolescenza, attualità e prospettive
Lorenza Da Re
;
2025
Abstract
Il ritiro sociale è un fenomeno complesso, che richiede un approccio multidimensionale in grado di avvicinare e di integrare punti di vista diversi, che fanno capo a discipline differenti. Lo scopo di questo volume è proprio quello di mettere a confronto diversi approcci: sociologico, pedagogico, familiare, sociale, educativo, psicologico, psichiatrico, letterario e di ricerca. Benché possa riguardare tutte le età della vita, è in adolescenza che il ritiro sociale si manifesta più frequentemente, quando le rappresentazioni mentali vanno incontro a importanti trasformazioni e l’adolescente è chiamato a rispondere a compiti evolutivi specifici. L’adolescente ritirato vive nella casa dei genitori, non può o non vuole avere una vita sociale - andare a scuola o lavorare – e non ha amici intimi da almeno sei mesi. Questa condizione è indipendente da un fallimento scolastico, professionale o affettivo, e non si accompagna necessariamente a un eccesso di pratiche digitali. Superando la dimensione valutativa e interpretativa del fenomeno, il volume si avvale anche di contributi propositivi, per rispondere alle diverse situazioni di ritiro con interventi educativi e terapeutici adeguati, finalizzati alla risocializzazione. Data la multifattorialità del fenomeno, il trattamento non può che essere multifocale, privilegiando le attività di gruppo per sviluppare motivazione all’apprendimento e competenze relazionali, ma evitando ogni aspetto competitivo: la presa in carico dell’adolescente ritirato parte proprio dal testimoniargli che lo si accetta com’è, che non c’è giudizio né valutazione dei suoi risultati.Pubblicazioni consigliate
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