Un intero ciclo di sviluppo che ha caratterizzato il "modello Veneto" si è per sempre concluso. Le ragioni di questa crisi possono essere meglio comprese a partire da un'analisi del modo di regolazione che ha connotato il modo di sviluppo locale del Veneto segnato da: a) una società locale fortemente egemonizzata dalla rete associativa cattolica, in grado di garantire integrazione sociale; b) un insediamento della piccola proprietà contadina che ha dato vita a un'economia diffusa di piccole e medie imprese, in grado di autoregolarsi attraverso la formula del distretto industriale "bianco"; c) una politica in difesa dell'ordine tradizionale, d cui era espressione il mondo cattolico, e di un'identità politica centrata sul privato sociale ed economico: la politica doveva garantire e sostenere l'autonomia della società civile locale, piuttosto che intervenire rischiando di snaturarne gli equilibri (subcultura politica territoriale "bianca"). Il saggio focalizza l'attenzione sulle persistenze e i mutamenti intervenuti, a partire dagli anni Novanta, nelle politiche di sviluppo locale e regionale con particolare riferimento a: le politiche per i distretti produttivi locali; le politiche per le aree urbane e la progettazione di area vasta; le politiche per il welfare locale; la sfida dell'europeizzazione al governo regionale

Oltre il "modello Veneto". Crisi e trasformazione di un modo di regolazione dello sviluppo locale

MESSINA, PATRIZIA
2008

Abstract

Un intero ciclo di sviluppo che ha caratterizzato il "modello Veneto" si è per sempre concluso. Le ragioni di questa crisi possono essere meglio comprese a partire da un'analisi del modo di regolazione che ha connotato il modo di sviluppo locale del Veneto segnato da: a) una società locale fortemente egemonizzata dalla rete associativa cattolica, in grado di garantire integrazione sociale; b) un insediamento della piccola proprietà contadina che ha dato vita a un'economia diffusa di piccole e medie imprese, in grado di autoregolarsi attraverso la formula del distretto industriale "bianco"; c) una politica in difesa dell'ordine tradizionale, d cui era espressione il mondo cattolico, e di un'identità politica centrata sul privato sociale ed economico: la politica doveva garantire e sostenere l'autonomia della società civile locale, piuttosto che intervenire rischiando di snaturarne gli equilibri (subcultura politica territoriale "bianca"). Il saggio focalizza l'attenzione sulle persistenze e i mutamenti intervenuti, a partire dagli anni Novanta, nelle politiche di sviluppo locale e regionale con particolare riferimento a: le politiche per i distretti produttivi locali; le politiche per le aree urbane e la progettazione di area vasta; le politiche per il welfare locale; la sfida dell'europeizzazione al governo regionale
2008
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