«Neuro-mania» è il titolo molto incisivo dell’articolo e del saggio (2009) che Legrenzi e Umiltà ci propongono per stigmatizzare una situazione di quasi-fascinazione diffusa non solo nell’opinione pubblica e nei mass-media, ma anche in alcune fasce (forse non del tutto disinteressate) della comunità scientifica. Come essi osservano, un risvolto psicologico secondario di particolare importanza è perché avvenga questa fascinazione, quanto su essa influiscano l’eccitazione per le nuove tecnologie, quanto il bisogno di vedere concretizzata l’attività della mente in qualcosa di materiale e visibile, o quanto le effettive possibilità di superare i limiti dell’indagine psicologica. Ma, ovviamente, l’insieme delle assunzioni epistemologiche più o meno ingénue che sottostanno alla cosiddetta «neuromania» costituiscono il punto cruciale del loro intervento. Ci soffermeremo qui sulle tre assunzioni che abbiamo indicato nel titolo e di cui uno di noi ha avuto modo di occuparsi recentemente studiando il tema dell’intelligenza (Cornoldi, 2007).
Il cervello spiega la mente? Il cervello causa la mente? Il cervello è irreversibilmente predeterminato in maniera innata?
CORNOLDI, CESARE;DE BENI, ROSSANA;
2009
Abstract
«Neuro-mania» è il titolo molto incisivo dell’articolo e del saggio (2009) che Legrenzi e Umiltà ci propongono per stigmatizzare una situazione di quasi-fascinazione diffusa non solo nell’opinione pubblica e nei mass-media, ma anche in alcune fasce (forse non del tutto disinteressate) della comunità scientifica. Come essi osservano, un risvolto psicologico secondario di particolare importanza è perché avvenga questa fascinazione, quanto su essa influiscano l’eccitazione per le nuove tecnologie, quanto il bisogno di vedere concretizzata l’attività della mente in qualcosa di materiale e visibile, o quanto le effettive possibilità di superare i limiti dell’indagine psicologica. Ma, ovviamente, l’insieme delle assunzioni epistemologiche più o meno ingénue che sottostanno alla cosiddetta «neuromania» costituiscono il punto cruciale del loro intervento. Ci soffermeremo qui sulle tre assunzioni che abbiamo indicato nel titolo e di cui uno di noi ha avuto modo di occuparsi recentemente studiando il tema dell’intelligenza (Cornoldi, 2007).Pubblicazioni consigliate
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