Dall’antichità e almeno fino al Rinascimento il colore era subordinato alla luce, cioè l’aspetto cromatico veniva subordinato a quello ottico. Aristotele assimila la chiarezza e l’oscurità dell’aria all’essere bianco e all’essere nero dei corpi. Inoltre, in linea con un’idea già avanzata da Empedocle, Aristotele ritiene che il bianco e il nero siano colori, e anzi sono la matrice di tutti i colori che risultano da una combinazione di bianco e nero in diverse proporzioni. Non è un caso che a lungo i colori siano stati pensati e classificati secondo un criterio acromatico, quello della chiarezza (o brillanza), per cui seguendo un ordinamento che va dal bianco al nero, il giallo è considerato come il colore più luminoso. E questo, nonostante i colori nell’arcobaleno, distribuiti dal viola al rosso, vedano il giallo apparire nel mezzo. Tra il Seicento e l’Ottocento, tre fondamentali svolte inaugurano il moderno atteggiamento nei confronti del colore dal quale prenderanno avvio le ricerche nel settore. Di queste tre svolte e dei loro autori (Galileo, Newton e Maxwell rispettivamente) si parla nell'articolo. Nelle conclusioni vengono illustrate alcune applicazioni delle teorie del colore e si fa un cenno agli sviluppi della teoria della luce nel XX secolo.

"dell'essenza della luce sono stato sempre in tenebre". Luce e colore da Galileo a Einstein

PERUZZI, GIULIO
2017

Abstract

Dall’antichità e almeno fino al Rinascimento il colore era subordinato alla luce, cioè l’aspetto cromatico veniva subordinato a quello ottico. Aristotele assimila la chiarezza e l’oscurità dell’aria all’essere bianco e all’essere nero dei corpi. Inoltre, in linea con un’idea già avanzata da Empedocle, Aristotele ritiene che il bianco e il nero siano colori, e anzi sono la matrice di tutti i colori che risultano da una combinazione di bianco e nero in diverse proporzioni. Non è un caso che a lungo i colori siano stati pensati e classificati secondo un criterio acromatico, quello della chiarezza (o brillanza), per cui seguendo un ordinamento che va dal bianco al nero, il giallo è considerato come il colore più luminoso. E questo, nonostante i colori nell’arcobaleno, distribuiti dal viola al rosso, vedano il giallo apparire nel mezzo. Tra il Seicento e l’Ottocento, tre fondamentali svolte inaugurano il moderno atteggiamento nei confronti del colore dal quale prenderanno avvio le ricerche nel settore. Di queste tre svolte e dei loro autori (Galileo, Newton e Maxwell rispettivamente) si parla nell'articolo. Nelle conclusioni vengono illustrate alcune applicazioni delle teorie del colore e si fa un cenno agli sviluppi della teoria della luce nel XX secolo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3221884
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