L’aristocratico Giovanni Battista da Lion (ca. 1480-1528), altrimenti noto quale mecenate e protettore di Andrea Briosco, raccolse una notevole collezione di manoscritti greci, mai sinora esaminata nel suo complesso. Dopo un breve affondo biografico, volto anzitutto a fare il punto su quanto sinora noto sulla figura del nobile padovano, s’offre un inventario dei codici sinora ricondotti alla sua biblioteca; il saggio è concluso da un’appendice dedicata ai possibili rapporti fra la biblioteca di Lion e quella della casata veneziana dei Barbaro (Francesco ed Ermolao il giovane). Tra le acquisizioni più rilevanti si segnala in particolare il possibile riconoscimento della mano greca del dotto, che ha permesso di dar concretezza alla sua stretta collaborazione con Niccolò Leonico Tomeo, già presunta nei più antichi ritratti biografici, ma giammai passata al vaglio della documentazione superstite.
Giovanni Battista da Lion (c. 1480-1528) e la sua biblioteca greca
GIACOMELLI, CIRO
2016
Abstract
L’aristocratico Giovanni Battista da Lion (ca. 1480-1528), altrimenti noto quale mecenate e protettore di Andrea Briosco, raccolse una notevole collezione di manoscritti greci, mai sinora esaminata nel suo complesso. Dopo un breve affondo biografico, volto anzitutto a fare il punto su quanto sinora noto sulla figura del nobile padovano, s’offre un inventario dei codici sinora ricondotti alla sua biblioteca; il saggio è concluso da un’appendice dedicata ai possibili rapporti fra la biblioteca di Lion e quella della casata veneziana dei Barbaro (Francesco ed Ermolao il giovane). Tra le acquisizioni più rilevanti si segnala in particolare il possibile riconoscimento della mano greca del dotto, che ha permesso di dar concretezza alla sua stretta collaborazione con Niccolò Leonico Tomeo, già presunta nei più antichi ritratti biografici, ma giammai passata al vaglio della documentazione superstite.Pubblicazioni consigliate
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