Tra i diversi servizi ecosistemici che le foreste dell’arco alpino forniscono, risulta essere particolarmente importante la funzione di protezione nei confronti dei pe- ricoli naturali, quali valanghe e caduta massi. Per conservare e massimizzare questa specifica funzione,la gestione forestale deve essere mirata e raggiungere particolari obiettivi strutturali, per cui è fondamentale l’individuazione e l’analisi delle foreste di protezione. Il presente studio, condotto in due aree delle dolomiti bellunesi, ana- lizza la funzione protettiva svolta da popolamenti forestali in cui è presente e attivo il fenomeno della caduta massi. Sono state applicate due diverse metodologie di analisi. Il primo approccio è basato sul calcolo della Cumulative Basal Area (CbA), indice dell’area basimetrica cumulata. Questo indice integra le informazioni di lunghezza del pendio boscato, diametro medio del popolamento forestale e densità dello stesso. Il secondo approccio è basato su simulazioni effettuate tramite l’utilizzo del software Rockyfor3D, dai cui output sono stati calcolati tre indici che quantificano l’effetto protettivo dei popolamenti forestali (BARI, MIRI ed ORPI). Le due aree di studio sono risultate altamente protettive con entrambe le metodologie. Tuttavia i due approcci confrontati hanno fornito informazioni differenti, evidenziando le potenzialità del secondo metodo. Potendo implementare nelle simulazioni dati spazializzati sulle condizioni di rugosità superficiale e della topografia, così come la presenza di necromassa a terra, l’applicabilità di Rockyfor3D risulta interessante per valutare gli impatti di diversi disturbi naturali sul ruolo protettivo

Utilizzo di uno strumento di simulazione caduta massi per la quantificazione del ruolo protettivo di due foreste alpine

Maximiliano Costa;Claudio Betetto;Fabio Zeni;Emanuele Lingua
2020

Abstract

Tra i diversi servizi ecosistemici che le foreste dell’arco alpino forniscono, risulta essere particolarmente importante la funzione di protezione nei confronti dei pe- ricoli naturali, quali valanghe e caduta massi. Per conservare e massimizzare questa specifica funzione,la gestione forestale deve essere mirata e raggiungere particolari obiettivi strutturali, per cui è fondamentale l’individuazione e l’analisi delle foreste di protezione. Il presente studio, condotto in due aree delle dolomiti bellunesi, ana- lizza la funzione protettiva svolta da popolamenti forestali in cui è presente e attivo il fenomeno della caduta massi. Sono state applicate due diverse metodologie di analisi. Il primo approccio è basato sul calcolo della Cumulative Basal Area (CbA), indice dell’area basimetrica cumulata. Questo indice integra le informazioni di lunghezza del pendio boscato, diametro medio del popolamento forestale e densità dello stesso. Il secondo approccio è basato su simulazioni effettuate tramite l’utilizzo del software Rockyfor3D, dai cui output sono stati calcolati tre indici che quantificano l’effetto protettivo dei popolamenti forestali (BARI, MIRI ed ORPI). Le due aree di studio sono risultate altamente protettive con entrambe le metodologie. Tuttavia i due approcci confrontati hanno fornito informazioni differenti, evidenziando le potenzialità del secondo metodo. Potendo implementare nelle simulazioni dati spazializzati sulle condizioni di rugosità superficiale e della topografia, così come la presenza di necromassa a terra, l’applicabilità di Rockyfor3D risulta interessante per valutare gli impatti di diversi disturbi naturali sul ruolo protettivo
2020
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Descrizione: Estratto dal numero 1 anno 41 della rivista DendroNatura
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