The present document summarized the aims and the results obtained by the candidate, during the Ph.D. programme. The research activity consisted in the investigation of the high temperature fatigue behaviour, considering the effect of the temperature combined with creep. After a preliminary analysis, the investigation of different notches reproducing the geometry of real components was considered a key topic in the present research activity. These geometries, indeed, are completely neglected in the past and recent literature, despite their important role played in industrial applications. Moreover, the interaction between creep and fatigue is still not well understood and the available design tools are not effective. Considering a topic so wide and complex, it was essential to approach and face the problems from different viewpoints strictly related one another: -from the experimental point of view: the aim was the characterization of the high temperature fatigue behavior of different innovative materials, considering a large number of notch geometries, in order to obtain a robust experimental set of new data; -from analytical/theoretical point of view: with the aim to develop and/or extend methods based on energy approaches to high temperature phenomena, to analyse the elastic-plastic behaviour of the material and try to give robust and reliable tool for the design against creep. For these reasons, high temperature fatigue tests have been conducted on Cu-Co-Be alloy, 40CrMoV13.9, Titanium grade 2, and a synthesis in terms of the strain energy density of high temperature fatigue data has been proposed successfully, for the first time. In addition, on the 40CrMoV13.9 steel, an investigation on the crack initiation from notches and on the influence of surface roughness at elevated temperature was accurately conducted. Because of the good results obtained with the SED approach, it was investigated the accuracy of the averaged SED considering a large bulk of high temperature fatigue data taken from literature. Notched components made of different C45 carbon steel at 250°C, Inconel 718 at 500°C and directionally solidified superalloy DZ125 at 850°C were considered. The control volume was derived for each material through the analytical relation within El Haddad-Smith-Topper parameter and the material characteristic length defined by the Theory of Critical Distances. SED based curves were obtained and allowed proving that the proposed approach can be a reliable design tool in practical applications when dealing with high temperature. Relating to the creep phenomenon, the author developed a useful numerical tool allowing assessing the stress relaxation and the strain evolution against time, at the tip of blunt V-notches. In detail, starting from Neuber’s rule extended to time-dependent problems and assuming Lazzarin-Tovo equations to describe the early elastic state of the system, a set of new differential equations to be solved numerically has been derived in order to predict the evolution of stresses and strains for a material obeying a Norton power law. The results have shown an excellent prediction of the stresses and strains evolution against time, with a maximum discrepancy within theoretical and finite element method prediction of 20%. Some preliminary analyses on the extension of SED under creeping conditions have been also reported. At the end, the contour J-Integral, developed for elastic-plastic problems, have been also considered for further applications to high temperature and creep. The results led to several international fruitful collaborations and solid bases for interesting future development of a unified SED approach of fatigue and creep

L’obiettivo del Dottorato di Ricerca era lo studio del comportamento a fatica di materiali metallici ad alta temperatura, indagando in modo particolare il fenomeno del creep, che diventa non trascurabile in determinate condizioni di carico e interagisce con la resistenza a fatica stessa. È stata ritenuta interessante soprattutto l’analisi di componenti in presenza di intagli e/o di geometrie complesse che rappresentassero in qualche modo la geometria di componenti effettivamente utilizzati nelle applicazioni industriali. Da un’iniziale e approfondita analisi bibliografica è emerso come in letteratura si trascurino la fatica ad alta temperatura ad alto numero di cicli e in particolar modo le applicazioni relative a componenti intagliati. Inoltre, l’interazione fra fatica e creep si presenta come un evento ancora poco chiaro e trattato con strumenti poco efficienti. Considerando fenomeni molto complessi e un tema così ampio, è stato indispensabile affrontare l’oggetto del presente dottorato di ricerca da diversi punti di vista ma strettamente interconnessi: -quello sperimentale: caratterizzando il comportamento a fatica ad alta temperatura di diversi materiali innovativi e multifunzionali d’interesse industriale, considerando varie geometrie d’intaglio, in modo tale da fornire un consistente numero di dati sperimentali di partenza; -quello analitico/teorico: cercando di sviluppare e/o estendere approcci energetici ad alta temperatura, analizzando il comportamento elasto-plastico, gli strumenti a disposizione e cercando, infine, di fornire strumenti efficaci per la progettazione in presenza di creep. Per queste ragioni, è stata condotta una campagna sperimentale al fine di caratterizzare il comportamento a fatica ad alta temperatura di geometrie intagliate di una lega Cu-Co-Be, 40CrMV13.9 a Titanio Grado 2. I dati sperimentali ottenuti sono stati sintetizzati in termini di Strain Energy Density, esteso per la prima volta all’alta temperatura. Sempre considerando l'acciaio 40CrMoV13.9, è stata condotta un’analisi sull’innesco di cricche a bordo foro, ad alta temperatura, valutando l’influenza della rugosità superficiale. Visti i positivi riscontri ottenuti con la sintesi in energia dei dati sperimentali, la potenzialità del metodo è stata ulteriormente verificata considerando nuovi materiali e geometrie presenti in letteratura. Sono state prese in esame prove a fatica condotte su un acciaio C45 a 250°C, Inconel 718 a 500°C e sulla superlega DZ125 a 850°C. I dati, originariamente sintetizzati attraverso la Teoria delle Distanze Critiche, sono stati ripresentati con successo in termini di densità di energia di deformazione mediata su un volume di controllo. Il raggio di controllo per ogni materiale è stato determinato attraverso la relazione che lega il raggio stesso con il parametro di El Haddad-Smith-Topper e la distanza critica caratteristica del materiale. Successivamente, il fenomeno del creep è stato accuratamente considerato. In dettaglio, è stato con successo fornito uno strumento numerico capace di prevedere il rilassamento delle tensioni e l’evoluzione delle deformazioni nel tempo, all’apice d’intagli a V raccordati. In dettaglio, partendo dall’estensione della regola di Neuber a problemi dipendenti dal tempo, e utilizzando le equazioni di Lazzarin-Tovo al fine di descrivere lo stato elastico iniziale del problema, è stato poi ricavato un set di equazioni differenziali da risolvere in modo iterativo/numerico al fine di valutare tensioni e deformazioni nel tempo, assumendo la legge di Norton per la rappresentazione del fenomeno del creep. Al fine di validare il metodo, i risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli ricavati da accurate analisi agli elementi finiti, ottenendo un buon accordo. Tutte le tensioni sono state previste con errori trascurabili, mentre in alcuni e limitati casi, le deformazioni hanno mostrato un errore percentuale leggermente più elevato ma comunque inferiore al 20%. Sono state inoltre condotte delle analisi preliminari agli elementi finiti al fine di esplorare il comportamento del SED in presenza di creep, risultando tempo-variante ma tendente ad un valore di plateau. Infine, sono stati considerati approcci energetici alternativi utilizzati nella caratterizzazione dei fenomeni elasto-plastici che possono essere presenti alle alte temperature. In particolare, tra le varie metodologie presenti in letteratura, è stato considerato il J-Integral. L’attività lascia infine interessanti possibili sviluppi futuri di ricerca che possono portare a un approccio unificato, basato sul SED, per progettazione a fatica in presenza di creep e di forte interazione creep-fatica

Local approaches for the fatigue design of components subjected to high temperature / Gallo, Pasquale. - (2016 Jan 21).

Local approaches for the fatigue design of components subjected to high temperature

Gallo, Pasquale
2016

Abstract

L’obiettivo del Dottorato di Ricerca era lo studio del comportamento a fatica di materiali metallici ad alta temperatura, indagando in modo particolare il fenomeno del creep, che diventa non trascurabile in determinate condizioni di carico e interagisce con la resistenza a fatica stessa. È stata ritenuta interessante soprattutto l’analisi di componenti in presenza di intagli e/o di geometrie complesse che rappresentassero in qualche modo la geometria di componenti effettivamente utilizzati nelle applicazioni industriali. Da un’iniziale e approfondita analisi bibliografica è emerso come in letteratura si trascurino la fatica ad alta temperatura ad alto numero di cicli e in particolar modo le applicazioni relative a componenti intagliati. Inoltre, l’interazione fra fatica e creep si presenta come un evento ancora poco chiaro e trattato con strumenti poco efficienti. Considerando fenomeni molto complessi e un tema così ampio, è stato indispensabile affrontare l’oggetto del presente dottorato di ricerca da diversi punti di vista ma strettamente interconnessi: -quello sperimentale: caratterizzando il comportamento a fatica ad alta temperatura di diversi materiali innovativi e multifunzionali d’interesse industriale, considerando varie geometrie d’intaglio, in modo tale da fornire un consistente numero di dati sperimentali di partenza; -quello analitico/teorico: cercando di sviluppare e/o estendere approcci energetici ad alta temperatura, analizzando il comportamento elasto-plastico, gli strumenti a disposizione e cercando, infine, di fornire strumenti efficaci per la progettazione in presenza di creep. Per queste ragioni, è stata condotta una campagna sperimentale al fine di caratterizzare il comportamento a fatica ad alta temperatura di geometrie intagliate di una lega Cu-Co-Be, 40CrMV13.9 a Titanio Grado 2. I dati sperimentali ottenuti sono stati sintetizzati in termini di Strain Energy Density, esteso per la prima volta all’alta temperatura. Sempre considerando l'acciaio 40CrMoV13.9, è stata condotta un’analisi sull’innesco di cricche a bordo foro, ad alta temperatura, valutando l’influenza della rugosità superficiale. Visti i positivi riscontri ottenuti con la sintesi in energia dei dati sperimentali, la potenzialità del metodo è stata ulteriormente verificata considerando nuovi materiali e geometrie presenti in letteratura. Sono state prese in esame prove a fatica condotte su un acciaio C45 a 250°C, Inconel 718 a 500°C e sulla superlega DZ125 a 850°C. I dati, originariamente sintetizzati attraverso la Teoria delle Distanze Critiche, sono stati ripresentati con successo in termini di densità di energia di deformazione mediata su un volume di controllo. Il raggio di controllo per ogni materiale è stato determinato attraverso la relazione che lega il raggio stesso con il parametro di El Haddad-Smith-Topper e la distanza critica caratteristica del materiale. Successivamente, il fenomeno del creep è stato accuratamente considerato. In dettaglio, è stato con successo fornito uno strumento numerico capace di prevedere il rilassamento delle tensioni e l’evoluzione delle deformazioni nel tempo, all’apice d’intagli a V raccordati. In dettaglio, partendo dall’estensione della regola di Neuber a problemi dipendenti dal tempo, e utilizzando le equazioni di Lazzarin-Tovo al fine di descrivere lo stato elastico iniziale del problema, è stato poi ricavato un set di equazioni differenziali da risolvere in modo iterativo/numerico al fine di valutare tensioni e deformazioni nel tempo, assumendo la legge di Norton per la rappresentazione del fenomeno del creep. Al fine di validare il metodo, i risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli ricavati da accurate analisi agli elementi finiti, ottenendo un buon accordo. Tutte le tensioni sono state previste con errori trascurabili, mentre in alcuni e limitati casi, le deformazioni hanno mostrato un errore percentuale leggermente più elevato ma comunque inferiore al 20%. Sono state inoltre condotte delle analisi preliminari agli elementi finiti al fine di esplorare il comportamento del SED in presenza di creep, risultando tempo-variante ma tendente ad un valore di plateau. Infine, sono stati considerati approcci energetici alternativi utilizzati nella caratterizzazione dei fenomeni elasto-plastici che possono essere presenti alle alte temperature. In particolare, tra le varie metodologie presenti in letteratura, è stato considerato il J-Integral. L’attività lascia infine interessanti possibili sviluppi futuri di ricerca che possono portare a un approccio unificato, basato sul SED, per progettazione a fatica in presenza di creep e di forte interazione creep-fatica
21-gen-2016
The present document summarized the aims and the results obtained by the candidate, during the Ph.D. programme. The research activity consisted in the investigation of the high temperature fatigue behaviour, considering the effect of the temperature combined with creep. After a preliminary analysis, the investigation of different notches reproducing the geometry of real components was considered a key topic in the present research activity. These geometries, indeed, are completely neglected in the past and recent literature, despite their important role played in industrial applications. Moreover, the interaction between creep and fatigue is still not well understood and the available design tools are not effective. Considering a topic so wide and complex, it was essential to approach and face the problems from different viewpoints strictly related one another: -from the experimental point of view: the aim was the characterization of the high temperature fatigue behavior of different innovative materials, considering a large number of notch geometries, in order to obtain a robust experimental set of new data; -from analytical/theoretical point of view: with the aim to develop and/or extend methods based on energy approaches to high temperature phenomena, to analyse the elastic-plastic behaviour of the material and try to give robust and reliable tool for the design against creep. For these reasons, high temperature fatigue tests have been conducted on Cu-Co-Be alloy, 40CrMoV13.9, Titanium grade 2, and a synthesis in terms of the strain energy density of high temperature fatigue data has been proposed successfully, for the first time. In addition, on the 40CrMoV13.9 steel, an investigation on the crack initiation from notches and on the influence of surface roughness at elevated temperature was accurately conducted. Because of the good results obtained with the SED approach, it was investigated the accuracy of the averaged SED considering a large bulk of high temperature fatigue data taken from literature. Notched components made of different C45 carbon steel at 250°C, Inconel 718 at 500°C and directionally solidified superalloy DZ125 at 850°C were considered. The control volume was derived for each material through the analytical relation within El Haddad-Smith-Topper parameter and the material characteristic length defined by the Theory of Critical Distances. SED based curves were obtained and allowed proving that the proposed approach can be a reliable design tool in practical applications when dealing with high temperature. Relating to the creep phenomenon, the author developed a useful numerical tool allowing assessing the stress relaxation and the strain evolution against time, at the tip of blunt V-notches. In detail, starting from Neuber’s rule extended to time-dependent problems and assuming Lazzarin-Tovo equations to describe the early elastic state of the system, a set of new differential equations to be solved numerically has been derived in order to predict the evolution of stresses and strains for a material obeying a Norton power law. The results have shown an excellent prediction of the stresses and strains evolution against time, with a maximum discrepancy within theoretical and finite element method prediction of 20%. Some preliminary analyses on the extension of SED under creeping conditions have been also reported. At the end, the contour J-Integral, developed for elastic-plastic problems, have been also considered for further applications to high temperature and creep. The results led to several international fruitful collaborations and solid bases for interesting future development of a unified SED approach of fatigue and creep
strain energy density, fatica ad alta temperatura/high temperature fatigue, componenti intagliati/notched components, intaglio/notches, resistenza a fatica /fatigue strength, meccanica della frattura/fracture mechanics, approcci locali/local approaches, creep, titanium grade 2, campi di tensione/stress field, titanio/titanium, 40CrMoV13.9, Cu-Be alloys
Local approaches for the fatigue design of components subjected to high temperature / Gallo, Pasquale. - (2016 Jan 21).
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