Il saggio riprende ed esamina il concetto di scuola democratica nel suo significato pedagogico e politico, e nel suo rapporto genetico con la Costituzione della Repubblica italiana. Ne riafferma il compito emancipativo, pensato per evitare che la scuola riproduca o generi le diseguaglianze cristallizzando i rapporti sociali dati. Al contrario, essa dovrebbe operare al fine di sottrarre ciascuno ad ogni forma di predestinazione sociale. La scuola democratica, per questa sua natura, ha avuto nemici storici riconducibili ai settori più conservatori del panorama politico e istituzionale, ma deve fronteggiare oggi nuovi oppositori. Questi vanno ricercati ancora una volta nei nemici della democrazia come luogo del pluralismo e del dissenso. È dedicata particolare attenzione agli effetti sul mondo scolastico dell’egemonia neoliberista e della generalizzazione del principio del mercato, della competizione, della concorrenza, ad ogni settore della prassi sociale, scuola inclusa. Un nuovo lessico, una nuova pedagogia insiste sul mondo della scuola. Essa va resa visibile attraverso la critica dell’esistente a partire proprio dal nuovo ordine del discorso che disciplina le parole, i pensieri, le pratiche della scuola oggi. La traduzione come esercizio di smascheramento è proposta come antidoto alla subalternità concettuale.
La scuola democratica e i suoi nemici
Mino Conte
2023
Abstract
Il saggio riprende ed esamina il concetto di scuola democratica nel suo significato pedagogico e politico, e nel suo rapporto genetico con la Costituzione della Repubblica italiana. Ne riafferma il compito emancipativo, pensato per evitare che la scuola riproduca o generi le diseguaglianze cristallizzando i rapporti sociali dati. Al contrario, essa dovrebbe operare al fine di sottrarre ciascuno ad ogni forma di predestinazione sociale. La scuola democratica, per questa sua natura, ha avuto nemici storici riconducibili ai settori più conservatori del panorama politico e istituzionale, ma deve fronteggiare oggi nuovi oppositori. Questi vanno ricercati ancora una volta nei nemici della democrazia come luogo del pluralismo e del dissenso. È dedicata particolare attenzione agli effetti sul mondo scolastico dell’egemonia neoliberista e della generalizzazione del principio del mercato, della competizione, della concorrenza, ad ogni settore della prassi sociale, scuola inclusa. Un nuovo lessico, una nuova pedagogia insiste sul mondo della scuola. Essa va resa visibile attraverso la critica dell’esistente a partire proprio dal nuovo ordine del discorso che disciplina le parole, i pensieri, le pratiche della scuola oggi. La traduzione come esercizio di smascheramento è proposta come antidoto alla subalternità concettuale.Pubblicazioni consigliate
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