Da un’analisi empirica delle trasformazioni in atto nelle politiche di welfare, emergono alcuni elementi ricorrenti che possono essere sintetizzati in due elementi-chiave: sul piano organizzativo va rilevato il fenomeno dell’ibridazione organizzativa, che coniuga profit e non profit, pubblico e privato, ma anche diversi settori produttivi (com’è il caso, ad esempio, delle fattorie sociali); sul piano dell’azione sociale va sottolineata la dimensione delle pratiche partecipative, le quali hanno la capacità di incrementare la dotazione di beni relazionali e il capitale sociale territoriale. Entrambi questi elementi-chiave andrebbero adeguatamente valorizzati nelle politiche pubbliche per lo sviluppo, considerando le politiche di welfare come fattore strategico rilevante per la qualità dello sviluppo locale sostenibile e la transizione ecologica. Il contributo riprende questo filone di analisi, focalizzando l’attenzione sulle politiche di welfare territoriale, attraverso gli Ambiti Territoriali Sociali (Ats), con particolare riguardo al caso del Veneto, segnato da un ritardo ventennale nell'attivazione degli ATS a causa di una specificità regionale costituita dalla delega dei comuni dei servizi sociali alle ULSS. Con la riforma della sanità regionale, da un lato, e con la richiesta dello Stato alle regioni di garantire i LEPS, l'attivazione degli ATS si rende ora necessaria, non senza difficoltà per la governance regionale.

Verso un nuovo welfare territoriale integrato? Le potenzalità degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS)

MESSINA P.
;
2023

Abstract

Da un’analisi empirica delle trasformazioni in atto nelle politiche di welfare, emergono alcuni elementi ricorrenti che possono essere sintetizzati in due elementi-chiave: sul piano organizzativo va rilevato il fenomeno dell’ibridazione organizzativa, che coniuga profit e non profit, pubblico e privato, ma anche diversi settori produttivi (com’è il caso, ad esempio, delle fattorie sociali); sul piano dell’azione sociale va sottolineata la dimensione delle pratiche partecipative, le quali hanno la capacità di incrementare la dotazione di beni relazionali e il capitale sociale territoriale. Entrambi questi elementi-chiave andrebbero adeguatamente valorizzati nelle politiche pubbliche per lo sviluppo, considerando le politiche di welfare come fattore strategico rilevante per la qualità dello sviluppo locale sostenibile e la transizione ecologica. Il contributo riprende questo filone di analisi, focalizzando l’attenzione sulle politiche di welfare territoriale, attraverso gli Ambiti Territoriali Sociali (Ats), con particolare riguardo al caso del Veneto, segnato da un ritardo ventennale nell'attivazione degli ATS a causa di una specificità regionale costituita dalla delega dei comuni dei servizi sociali alle ULSS. Con la riforma della sanità regionale, da un lato, e con la richiesta dello Stato alle regioni di garantire i LEPS, l'attivazione degli ATS si rende ora necessaria, non senza difficoltà per la governance regionale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3505340
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