Attraverso la figura di Diao Yinan e il film “Il lago delle oche selvatiche” (“Nánfāng chēzhàn de jùhuì”, tit. int. “The Wild Goose Lake”), Palma d’oro a Berlino nel 2019, il contributo prende in esame la circolazione dell’opera con specifico riferimento alla funzione negoziale dell’etichetta neo-noir. L’interazione tra le scale della circolazione – dal circuito dei festival internazionali alla distribuzione all’estero, dalla scala nazionale alla macro-regione (Shin, Gallagher, Mark 2015) – rende il caso significativo per discorsività innestate sull’asse oriente-occidente, comprensive dell’acquisizione della categoria di neo-noir nel vocabolario cinese. Sul fronte interno, la categoria – dalla dimensione testuale alle implicazioni sulle “politiche” funzionali all’affermazione della personalità registica negoziante autorialità e generi popolari – opera invece come reagente in un contesto nazionale che conosce un deciso investimento nel settore audiovisivo e la riarticolazione dei modi dell’istituzione censoria. Sulla base dell’approccio delineato, la seconda parte del contributo propone un’analisi filmica inscritta nel percorso realizzativo del regista, in dialogo sia con le istanze del cinema cinese coevo sia con il panorama transnazionale mobilitato dall’etichetta di neo-noir.

Il lago delle oche selvatiche, di Diao Yinan

farah polato
2023

Abstract

Attraverso la figura di Diao Yinan e il film “Il lago delle oche selvatiche” (“Nánfāng chēzhàn de jùhuì”, tit. int. “The Wild Goose Lake”), Palma d’oro a Berlino nel 2019, il contributo prende in esame la circolazione dell’opera con specifico riferimento alla funzione negoziale dell’etichetta neo-noir. L’interazione tra le scale della circolazione – dal circuito dei festival internazionali alla distribuzione all’estero, dalla scala nazionale alla macro-regione (Shin, Gallagher, Mark 2015) – rende il caso significativo per discorsività innestate sull’asse oriente-occidente, comprensive dell’acquisizione della categoria di neo-noir nel vocabolario cinese. Sul fronte interno, la categoria – dalla dimensione testuale alle implicazioni sulle “politiche” funzionali all’affermazione della personalità registica negoziante autorialità e generi popolari – opera invece come reagente in un contesto nazionale che conosce un deciso investimento nel settore audiovisivo e la riarticolazione dei modi dell’istituzione censoria. Sulla base dell’approccio delineato, la seconda parte del contributo propone un’analisi filmica inscritta nel percorso realizzativo del regista, in dialogo sia con le istanze del cinema cinese coevo sia con il panorama transnazionale mobilitato dall’etichetta di neo-noir.
2023
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