Il saggio si occupa della funzione svolta dalla notizia di reato in alcuni contesti investigativi complessi (mafia, terrorismo, criminalità informatica). Si tratta di settori dove prevenzione e repressione tendono a fondersi e a confondersi. Di qui la peculiare valenza che in tali contesti assume la notitia criminis, la quale, da strumento preordinato a fornire informazioni in ordine ad un reato già realizzato, tende a trasformarsi in un dato cognitivo utile anche in chiave di profilassi criminale. Vengono poi esaminati sia i rapporti tra la notizia di reato e il profilo dell’antigiuridicità, con particolare riferimento al ruolo dell’agente provocatore, sia la posizione del pubblico ministero e della polizia giudiziaria nella peculiare prospettiva della ricerca della notitia criminis. Si tratta di un tema delicato, posto che da tempo si discute sull’opportunità di sottrarre al magistrato inquirente il potere di proiettarsi dinamicamente alla ricerca della notizia di reato, riservandolo in via esclusiva alla polizia giudiziaria. Una soluzione che secondo alcuni rafforzerebbe l’imparzialità dei pubblici ministeri, ma che solleva non poche perplessità alla luce dell’art. 109 Cost.

Notizia di reato e scenari investigativi complessi: criminalità  organizzata, indagini sotto copertura, captazione di dati digitali.

PAULESU, PIERPAOLO
2010

Abstract

Il saggio si occupa della funzione svolta dalla notizia di reato in alcuni contesti investigativi complessi (mafia, terrorismo, criminalità informatica). Si tratta di settori dove prevenzione e repressione tendono a fondersi e a confondersi. Di qui la peculiare valenza che in tali contesti assume la notitia criminis, la quale, da strumento preordinato a fornire informazioni in ordine ad un reato già realizzato, tende a trasformarsi in un dato cognitivo utile anche in chiave di profilassi criminale. Vengono poi esaminati sia i rapporti tra la notizia di reato e il profilo dell’antigiuridicità, con particolare riferimento al ruolo dell’agente provocatore, sia la posizione del pubblico ministero e della polizia giudiziaria nella peculiare prospettiva della ricerca della notitia criminis. Si tratta di un tema delicato, posto che da tempo si discute sull’opportunità di sottrarre al magistrato inquirente il potere di proiettarsi dinamicamente alla ricerca della notizia di reato, riservandolo in via esclusiva alla polizia giudiziaria. Una soluzione che secondo alcuni rafforzerebbe l’imparzialità dei pubblici ministeri, ma che solleva non poche perplessità alla luce dell’art. 109 Cost.
2010
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